Covid oggi, bollettino Italia: 133.142 nuovi casi e 427 morti. Positività al 10,7%

Il Ministero della Salute ha diramato il consueto bollettino con i dati Covid in Italia oggi 1 febbraio 2022. Il punto sui nuovi casi di contagio, le terapie intensive, i decessi e il tasso di positività. L’aggiornamento. 

Bollettino Italia, oggi 1 febbraio

Gli effetti della variante Omicron e Delta, la curva del contagio Covid in Italia è in discesa. Come ogni giorno il Ministero della Salute aggiorna i dati della pandemia nel nostro Paese. Oggi sono 133.142  i nuovi casi e 427 i decessi. Il Tasso di positività scende al 10,7%. I tamponi sono 1.246.987 (ieri 478.314), compresi i test rapidi. Le persone in terapia intensiva sono 1.549 (-35), quelle nei reparti ordinari 19.873 (-40). I decessi totali, dopo alcuni riconteggi, arrivano a 146.925. Il numero dei positivi dall’inizio della pandemia, compresi morti e guariti, sale a 11.116.422. I guariti sono 8.492.983.

A partire da oggi, verranno messe in atto le nuove procedure per il Covid. Si parte dalle pensioni. Per ritirarle alle poste servirà il green pass base. Ieri dopo il consiglio dei ministri, il governo ha stabilito di prorogare per altri 10 giorni la mascherina all’aperto anche in zona bianca, e la chiusura delle discoteche per altri 10 giorni. Da oggi il pass vaccinale e il certificato di guarigione post vaccinazione saranno ridotti da nove a sei mesi. Scatta anche l’obbligo di avere il green pass per accedere agli uffici pubblici, come banche o le poste e per entrare nella maggior parte dei negozi. Saranno esclusi i luoghi indispensabili come gli uffici di polizia in caso si debba presentare una denuncia. In vigore anche le sanzioni per i non vaccinati over 50. Si tratta di una multa una tantum di 100 euro.

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Covid oggi, gli aggiornamenti sulla pandemia

Bollettino Italia, oggi 1 febbraio, i dati

Cosa lascia in eredità la pandemia di Covid? Sicuramente decine di migliaia di tonnellate di rifiuti di dispositivi medici. Guanti, mascherine, test e siringhe, tutto materiale molto difficile da smaltire. A lanciare l’allarme è un rapporto dell’Organizzazione mondiale della sanità, in corso da quasi 2 anni, che rappresenta un rischio molto serio, sia per la salute umana, ma anche per l’ambiente. I rifiuti sono solo una piccola quantità del volume globale, perché nello studio sono state prese in considerazione anche le attrezzature medico-saniarie spedite in ogni parte del mondo e soprattutto nei Paesi meno sviluppati.

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