Quirinale, c’è attesa per la settima votazione: i nomi più accreditati

L’elezione al Quirinale non è così semplice, l’ipotesi di alcune donne divide alcuni partiti. In testa c’è Elisabetta Belloni, ma non sarebbe l’unica. 

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Quirinale, c’è attesa per la settima votazione: i nomi più accreditati

La settima votazione per eleggere il nuovo presidente della Repubblica è ancora tutt’altro che decisa. La chiama è prevista a partire dalle ore 9:30 di sabato 29 gennaio 2022. Salvini e Conte hanno dichiarato a distanza di poco tempo l’uno dall’altro di essere a lavoro per proporre un presidente donna. Parole diverse invece da parte del Pd con Enrico Letta che dichiara di aver iniziato un dialogo, ma di non avere ancora un nome.

L’incertezza regna sovrana e questo non fa altro che aumentare le tensioni. La proposta di Elisabetta Belloni non andrebbe a genio a Forza Italia e Italia Viva. Silvio Berlusconi concorda sulla candidatura di Pier Ferdinando Casini, Matteo Renzi crede che la Belloni non sia la figura ideale per ricoprire la carica al Quirinale. Anche parte del Pd non sarebbe così concorde sul capo dei servizi segreti italiani, così come Liberi e Uguali.

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Quirinale, la settima votazione e le altre ipotesi: c’è sempre Mattarella

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Quirinale, la settima votazione e le altre ipotesi: c’è sempre Mattarella

L’elezione del presidente della Repubblica non è così semplice, prima del settimo scrutinio si terranno nuovi incontri durante la mattinata di sabato 29 gennaio 2022. I franchi tiratori sul nome di Maria Elisabetta Alberti Casellati, insieme all’astensione del centrosinistra, avrebbero aumentato le tensioni. Cresce l’ipotesi anche Sergio Mattarella che al sesto voto ha ottenuto 336 voti.

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Il campo ci sarebbero anche altri due nomi come il ministro della Giustizia Marta Cartabia e l’ex Guardasigilli Paola Severino. Lega e Movimento 5 Stelle si sarebbe esposti parlando di “lavorare per proporre una figura femminile“. Prima della settima votazione il segretario Letta ha chiesto di convocare una riunione della maggioranza di governo per fare il punto sulla situazione, intanto il mandato di Mattarella si avvicina e scadrà il prossimo martedì 2 febbraio. L’attuale inquilino del Quirinale resta un’ipotesi molto forte e la sua riconferma non sarebbe da escludere, nonostante abbia detto a più riprese di non voler continuare.

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