Quirinale, terzo scrutinio: Mattarella e Crosetto i più votati. Nomination per Bartoletti e Baglioni

Continua la strategia politica per eleggere il nuovo presidente della Repubblica: le votazioni al Quirinale procedono senza un esito certo, ma c’è una novità assoluta emersa dal terzo scrutinio. 

Terzo scrutinio Quirinale
Quirinale, terzo scrutinio: Mattarella e Crosetto i più votati (Immagine Rete)

L’incertezza regna ancora sovrana per la decisione del nuovo capo al Quirinale. La terza votazione non ha permesso di eleggere il presidente della Repubblica e ciò dà il via a nuove strategie politiche. Non è stato ancora deciso nulla in merito alla figura politica, ragion per cui le trattative continuano. La terza giornata di votazioni ha decretato Sergio Mattarella al primo posto e Guido Crosetto al secondo, numeri nettamente lontani dal quorum di 673 per eleggere la nuova figura di spicco del Quirinale.

Così come accaduto nelle prime due giornate si conteggiano ancora tante schede bianche (412), 22 invece le schede nulle. Si è conclusa nell’Aula di Montecitorio la terza votazione con un nulla di fatto. Lo spoglio è terminato, ma a differenza degli altri giorni si è votato alle ore 11 invece che alle 15.

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Chi è Guido Crosetto, il secondo più votato di oggi nel terzo scrutinio per il Quirinale

Guido Crosetto
Chi è Guido Crosetto, il secondo più votato di oggi (Immagine Rete)

Guido Crosetto ha rilasciato alcune dichiarazioni, uscito quasi al termine della conta, parlando di “voti che di certo gratificano e che arrivano anche da altri esponenti politici“. Sulla scelta di uno dei fondatori di Fratelli d’Italia arriva il commento della leader. “Ho fatto la scelta di non continuare a votare scheda bianca per dare un segnale, ma ritengo che il centrodestra in questa partita si debba misurare“, precisa Giorgia Meloni.

Crosetto è un ex democristiano che fa parte di Fratelli d’Italia guidato da Giorgia Meloni. L’esponente politico ha 58 anni ed è uno dei principali fondatori del partito grazie al lavoro con Meloni e Ignazio La Russa. Si tratta del secondo candidato che durante la terza votazione è risultato il più votato dopo Mattarella. Crosetto ha ricoperto la carica di sottosegretario alla Difesa durante l’ultimo governo guidato da Silvio Berlusconi. Crosetto è un politico nato nel 1963 che ha ricoperto il ruolo di sindaco di Marene (Cuneo) dal 1990 al 2004. Arrivato al ballottaggio alle provinciali di Cuneo con Forza Italia ha mantenuto la carica di consigliere provinciale fino al 2009.

Lo spoglio delle schede ha intanto decretato una non scelta sul prossimo presidente della Repubblica. C’è grande incertezza e così spunta improvvisamente una figura come Crosetto lanciata da Fratelli d’Italia. La nuova mossa dell’attuale opposizione del governo Draghi si discosta dalla tendenza generale di scegliere le schede bianche che continuano a diminuire in maniera importante, seppur non decisiva.

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Quirinale, la terza distribuzione fra distribuzione dei voti e curiosità

La quarta votazione è intanto programmata per giovedì 27 gennaio 2022 a partire dalle ore 11. Al primo posto c’è comunque nella terza chiama Sergio Mattarella con 125 voti, seguito da Guido Crosetto (115), Paolo Maddalena (62), Pier Ferdinando Casini (52), Giancarlo Giorgetti (20), Marta Cartabia (8), Luigi Manconi (8) e Umberto Bossi con 7 voti. Sono 410 le schede bianche, 22 quelle nulle e 157 gli altri candidati.

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Fra le curiosità ci sono 6 voti per Marco Cappato e 2 per il giornalista Bruno Vespa, ma non sarebbero le uniche novità emerse dal terzo scrutinio. La fantasia non manca di certo ai politici italiani che hanno votato l’alpino centenario Enrico Chiapponi, l’ex militare e presidente del COCER Antonio Pappalardo, il politico Pietro Mancini e il giornalista Marino Bartoletti.

C’è spazio anche per il voto a Giovanni Sanna, condannato per un sequestro in Sardegna, Mario Girotti (meglio conosciuto come Terence Hill), il cantante e direttore d’orchestra Massimo Morini, Claudio Baglioni, Liliana Segre e un voto anche per il critico musicale Simone Dessì. Nel frattempo con la quarta votazione ci sarà la possibilità di contare sulla maggioranza con 505 voti per scegliere il nuovo presidente della Repubblica e non più 673 come per le tre precedenti.

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