LinkedIn, manager USA rompe il tabù: cosa ha fatto per aumentare i consensi

LinkedIn, manager USA rivoluziona i canoni social della piattaforma per cercare e trovare lavoro: cosa ha fatto.

Svolta LinkedIn
Svolta LinkedIn (Getty Images)

“Le persone hanno cicatrici sulla pelle che si portano dietro per tutta la vita”. Questa può sembrare una frase fatta, ma ha un fondo di verità. C’è chi il proprio vissuto, fra cicatrici e non, preferisce coprirlo sotto i tatuaggi: discussi, amati, odiati, inediti e ricercati. Mai banali. Dietro ogni tratto c’è una storia.

Racconto che non sempre è accolto bene, numerosi infatti sono ancora oggi i detrattori di questa nobile arte. Malgrado tutto restano in aumento gli appassionati e, quindi, si crea un equilibrio fra amanti del genere e non che può creare qualche difficoltà sul lavoro. I luoghi d’impiego non sempre vedono bene una persona tatuata, il tabù dovrebbe essere ormai sdoganato. La questione, però, resta clamorosamente attuale.

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LinkedIn, manager USA: l’espediente che sorprende gli utenti

LinkedIn novità
LinkedIn novità (Getty Images)

La svolta l’ha data Jessica Leonard, giovane professionista della finanza presso un fondo d’investimento di Cleveland: la donna ha postato una foto su LinkedIn dove mostra i tatuaggi sulle braccia. Una piccola grande novità per i canoni del noto social network che le ha portato più di 30mila like al post: “Non credevo di suscitare tutto questo scalpore – dichiara – ma se è utile per capire che le competenze si vedono non solo dall’aspetto ben venga: unanime l’applauso virtuale.

In attesa del prossimo capitolo dove, magari, la donna in carriera mostrerà anche qualche altro lato inedito. L’importante è che possa incentivare l’inclusione, anche lavorativa oltre che sociale. Primo step di un percorso mirato che dovrebbe portare all’abbattimento dei pregiudizi: il linguaggio social dovrebbe servire soprattutto a questo. In risposta all’odio e al pressappochismo che, troppo spesso, circola. Non è l’unico problema, ma è un punto da cui partire.

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