Covid, nuove restrizioni del Governo per i viaggi in Italia: cosa c’è da sapere

Quarantena e obbligo di tampone negativo in partenza per chi volesse arrivare in Italia, non vaccinato, dal 16 dicembre in avanti. Questa la decisione del governo in merito alla gestione della pandemia di Covid nelle prossime settimane.

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Covid, nuove restrizioni del Governo per i viaggi in Italia: cosa c’è da sapere

Il ministro della Salute Roberto Speranza ha firmato una nuova ordinanza nell’ambito del contenimento dell’epidemia di Covid-19 in Italia. Questa impone la presentazione di un tampone negativo in partenza e la quarantena di 5 giorni all’arrivo per chi, non vaccinato, volesse entrare in territorio italiano.

Il tampone richiesto dovrà essere o un molecolare effettuato entro le 48 ore precedenti la partenza, o un antigenico entro le 24 precedenti. La validità di quest’ultimo test è dunque portata a 24 ore dalle precedenti 48. La nuova ordinanza sarà valida dal 16 dicembre al 31 gennaio. Dopo il prolungamento dello stato d’emergenza, l’esecutivo Draghi vara dunque un altro provvedimento di contrasto alla recrudescenza dei contagi, in crescita anche nel nostro paese.

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Per i vaccinati provenienti dai paesi Ue invece sarà obbligatorio presentare solamente il tampone negativo per poter entrare in Italia. Obiettivo del provvedimento è fare fronte alla possibilità che la minore protezione vaccinale di chi ha fatto solo due dosi, magari a diversi mesi di distanza, comporti l’ingresso sul territorio di vaccinati comunque positivi.

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Confermate inoltre le misure già in vigore per quanto riguarda gli arrivi dai paesi extraeuropei. Prorogato fino alla fine dello stato d’emergenza il divieto di ingresso in Italia per chi nelle ultime due settimane è stato in Malawi, Sudafrica, Lesotho, Botswana, Zimbabwe, Mozambico, Namibia ed Eswatini. L’esecutivo non interverrà invece sull’obbligo di mascherina all’aperto. A decidere su questa specifica materia saranno invece i governatori regionali, che potranno emettere specifiche ordinanza sulla base delle differenti situazioni epidemiologiche nei territori.

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