Vaccini, lo studio dell’Iss: come cala la protezione dopo sei mesi

Passati sei mesi dal completamento del ciclo di vaccinazione “si osserva una forte diminuzione dell’efficacia vaccinale nel prevenire le diagnosi in corrispondenza di tutte le fasce d’età”. Questo è quanto evidenziato dal report Covid settimanale esteso dell’Istituto Superiore di Sanità.

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Vaccini, lo studio dell’Iss: come cala la protezione dopo sei mesi

La protezione del vaccino anti Covid passa dal 76% dei primi 180 giorni rispetto ai non vaccinati, al 50% dopo sei mesi. E’ questa la forte diminuzione dell’efficacia vaccinale nel prevenire le diagnosi in corrispondenza di tutte le fasce d’età” evidenziata dall’ultimo Rapporto dell’Istituto Superiore di Sanità. In caso di malattia severa “si osserva una decrescita dell’efficacia vaccinale di circa 10 punti percentuali”. Poiché “l’efficacia per i vaccinati con ciclo completo da meno di sei mesi è pari al 92% rispetto ai non vaccinati, mentre risulta pari all‘82% per i vaccinati con ciclo completo da oltre sei mesi rispetto ai non vaccinati”.

Questo significa che, nonostante la probabilità di essere contagiati per un vaccinato sia la metà rispetto a un non vaccinato, e il rischio di ricovero sia ancora minore, senza una somministrazione adeguata di terze dosi, nei prossimi mesi c’è il rischio di un aumento dei contagi anche tra gli immunizzati.

Vaccini, l’influenza della variante Delta sull’efficacia protettiva

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Vaccini, l’influenza della variante Delta sull’efficacia protettiva

Il Rapporto dell’Istituto Superiore di Sanità evidenzia soprattutto il ruolo della variante Delta. “L’efficacia vaccinale nel prevenire qualsiasi diagnosi, sintomatica o asintomatica, di Covid-19 è diminuita. Passando dall’89% durante la fase epidemica con variante alfa prevalente, al 75% nella fase epidemica con variante delta prevalente”, precisa l’Iss.

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L’efficacia vaccinale resta comunque alta nel prevenire l’ospedalizzazione (91%), il ricovero in terapia intensiva (95%) e il decesso (91%).

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L’Istituto Superiore di Sanità riferisce che attualmente più del 90% della popolazione ha completato il ciclo vaccinale. Il numero di ospedalizzazioni tra l’inizio dell’anno e il 31 ottobre fra i vaccinati con ciclo completo da meno e da oltre sei mesi è pari rispettivamente a 664 e 487, mentre tra i non vaccinati il numero di ospedalizzazioni è pari a 439.

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