Dazn, Giorgetti convoca i vertici. Codacons: “Pronti ad azioni collettive di disdetta”

Dazn potrebbe togliere agli utenti la possibilità di “doppia visione”. L’indiscrezione non è stata ancora confermata ma la notizia circola già da ieri. Oggi arriva la netta presa di posizione del Codacons: “Avvieremo iniziative di protesta in tutta Italia”.

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Dazn, l’attacco del Codacons: “Pronti ad azioni collettive di disdetta”

L’indiscrezione non è stata confermata. Ma pare proprio che Dazn abbia intenzione di modificare unilateralmente le condizioni di contratto sottoscritte con gli utenti, bloccando di fatto la possibilità della “doppia visione”. Detto altrimenti, sarà eliminata la funzione che permette a un abbonato di condividere la visione del proprio pacchetto con un altro utente su un altro dispositivo. Una condotta che risulterebbe essere lesiva dei diritti dei consumatori, e che arriverebbe ad assumere i contorni di una vera e propria pratica commerciale scorretta.

“Abbiamo presentato oggi un esposto ad Agcom e Antitrust volto a chiedere l’apertura di un’istruttoria nei confronti di Dazn. Se davvero Dazn opterà per una modifica unilaterale delle condizioni di abbonamento avvieremo iniziative di protesta in tutta Italia. E valutiamo la possibilità di una campagna collettiva di disdetta degli abbonamenti dei tifosi, per inadempimento da parte della società”. Questa la dichiarazione del Presidente del Codacons Carlo Rienzi, rilasciata ad Adnkronos.

Lo stesso Rienzi aggiunge: “E’ necessario accertare se l’eventuale stop agli abbonamenti multiuso possa violare le norme contrattuali e il Codice del Consumo. Con conseguente lesione dei diritti dei consumatori, precisa.

Dazn, le richieste del Codacons: “Avviare un attento monitoraggio”

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Dazn, le richieste del Codacons: “Avviare un attento monitoraggio”

Stando all’esposto del Codacons, di cui Adnkronos ha preso visione, il comportamento di Dazn “lascerebbe pensare come l’emittente abbia posto in essere una pratica commerciale scorretta, nei confronti di numerosi utenti possessori dell’abbonamento, spingendosi a modificare unilateralmente il contratto a monte sottoscritto. Proprio in ragione della clausola, economicamente vantaggiosa, che permetteva una divisione del canone mensile di pagamento con un familiare o amico”.

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Il Codacons chiede, quindi, che sia avviato “un attento monitoraggio nei confronti dell’emittente streaming Dazn. Accertando che la stessa non arrivi a modificare unilateralmente le condizioni contrattuali. Arrivando così a bloccare l’accesso ai contenuti in contemporanea da due device a danno di tutti i fruitori del servizio che hanno sottoscritto questa tipologia di contratto proprio sulla base di tale condizione”.

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Vedremo, dunque, se Dazn eliminerà effettivamente la funzione che permette la concurrency, ma al momento gli utenti sono sul piede di guerra. Tanto per ricordare, arrivata la notifica del cambiamento delle condizione contrattuali scattano i 30 giorni in cui è possibile esercitare il diritto di recesso.

Giancarlo Giorgetti: “Fare chiarezza, a tutela dei consumatori”

Intanto la questione inizia a calamitare l’interesse anche del mondo politico. I vertici di Dazn, che detiene i diritti Tv della Serie A, sono stati convocati al Mise dal Ministro dello Sviluppo Economico Giancarlo Giorgetti “per fare chiarezza, a tutela dei consumatori”. All’incontro, previsto martedì prossimo alle 15, parteciperà anche la Sottosegretaria, con delega in materia, Anna Ascani.

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