Rdc, Chiara Saraceno a Free.it: “Pronto il dossier con le modifiche per il ministro Orlando”

Nel giorno in cui sono state scoperte quasi 5mila truffe sul reddito di cittadinanza, la discussione sulla misura entra nel vivo. Domani, il dossier con le proposte avanzare dal Comitato Scientifico verrà consegnato al ministro del Lavoro Andrea Orlando. In ESCLUSIVA a Free.it la Presidente del Comitato Scientifico Chiara Saraceno annuncia la consegna del documento.

reddito di cittadinanza
La Presidente del Comitato Scientifico Chiara Saraceno sarà domani dal Ministro Orlando

Durante una indagine durata sei mesi, i carabinieri hanno scoperto 4.839 truffe ai danni del reddito di cittadinanza. La notizia è stata diffusa oggi dai militari del nucleo “Ogaden”. Dal 1 al 17 ottobre, i militari hanno controllato quasi 40mila famiglie. Tra queste, circa 4mila hanno ottenuto il Reddito di cittadinanza maniera truffaldina. Della misura, cavallo di battaglia del Movimento 5 Stelle,  si sta discutendo anche in Consiglio dei Ministri. Da una parte chi vuol difendere a tutti i costi, dall’altra chi invece, vorrebbe cancellarla o modificarla radicalmente. Proprio per arrivare una mediazione, il Ministro del lavoro Andrea Orlando ha attivato un Comitato Scientifico per la valutazione del reddito. A guidare il gruppo di lavoro è la Sociologa Chiara Saraceno. In esclusiva ai microdoni di Free.it il suo commento sulle truffe e sul futuro del reddito di cittadinanza.

Cosa ne pensa delle truffe scoperte dai carabinieri?

“Questo è un problema di controllo. Le verifiche dovevano essere fatte prima di elargire il reddito di cittadinanza. Sono contenta delle indagini e che i furbetti  sono stati scoperti. Il problema, però, è a monte. Le verifiche dei requisiti devono essere fatte ex post, non ex ante”.

Quindi è stato un problema di controlli inefficaci?

“Funziona così: l’Inps riceve l’Isee e controlla la congruenza dei dati. Ma se ci sono entrate in nero, beni non dichiarati. Figli inventati o lavori secondari non dichiarati, questo non emerge. Se, invece, i controlli potessero essere intrecciati con le anagrafi comunali o con l’agenzia delle entrate sicuramente sarebbe molto complicato imbrogliare. Passa un mese tra la domanda e l’erogazione del reddito, il tempo per verifiche c’è. Bisognava coinvolgere fin da subito anche i Comuni per le verifiche. Anche questo è stato ripensato nelle nostro proposte di modica del reddito”.

Di cosa avete discusso al tavolo del Comitato?

“Con il Comitato scientifico che presiedo abbiamo fatto molte proposte. Che finora, però, Il CdM non ha preso in considerazione. Abbiamo dato idee concrete di miglioramento della misura che si basano su dati e non su idee politiche. Sono da migliorare i dati di accesso che al momento penalizzano le famiglie numerose con figli minorenni e penalizzano gli stranieri. Ci sono problemi di accesso da cui dipendono anche alcune questioni riguardanti gli importi. Problemi di disegno, soprattutto per quanto riguarda il lavoro, le definizioni di congruità. Insomma, sono tanti i punti che spero presenteremo a breve”.

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Reddito di cittadinanza, Saraceno a Free.it. “La misura è ancora fondamentale”

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Il Ministro Orlando incontrerà domani Chiara Saraceno, Presidente del Comitato Scientifico sul Reddito di cittadinanza

Ci sono alcuni partiti che vogliono abolire il reddito di cittadinanza. Lei ritiene che la misura sia fondamentale in Italia in questo momento?

“A causa della pandemia, nel nostro Paese è aumentato a dismisura il numero dei poveri. E per come è concepito ora, il reddito di cittadinanza esclude i lavoratori poveri che hanno perso l’attività nella crisi. Ha tamponato e sta continuando a tamponare una situazione tragica. Se non ci fosse stato, sarebbe stato peggio. Ora certamente è da rivedere, ma abolirlo in assenza di altre misure sarebbe gravissimo”.

 Il Comitato si riunirà ancora?

Abbiamo terminato il rapporto e domani incontrerò il ministro Orlando per consegnarlo. Vorrei organizzare una conferenza stampa per renderlo pubblico, vedremo cosa ne pensa il Ministro. Il Comitato, intanto, continuerà a lavorare, perché non abbiamo finito di valutare il tutto”.

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