Arrivano buone notizie per un elevato numero degli italiani per quanto riguarda il taglio dell’Irpef, ma non per tutti: i dettagli.
Sembra esserci maggiore chiarezza ogni giorno di più attorno alla riforma fiscale del Governo che ha da sempre avuto l’obiettivo di avere un’unica aliquota Irpef per tutti.
Se, infatti, nel 2024 le aliquote passano da quattro a tre, nel 2025 arriveranno ad essere soltanto due, con i rispettivi scaglioni di reddito. Certo, se da una parte continua a rimanere il problema ed il pensiero relativo alle coperture, il Governo punta in maniera chiara sul fatto che, in questo modo, si possa ridurre il carico -sempre più ingente- dell’evasione fiscale.
Se così fosse, infatti, assicura il Ministero, la riforma potrebbe di fatto autofinanziarsi, ma non sarà di certo semplice. Gli italiani, quindi, si chiedono in che modo possa cambiare dal punto di vista della tassazione nel 2025: ecco chi ci guadagna e chi ci perde.
Taglio Irpef, buone notizie in arrivo ma non per tutti gli italiani
Per il 2024 l’intervento del Governo ha voluto agevolare i redditi medio-bassi che, così facendo, arriveranno a pagare una quota di Irpef decisamente ridotta, rientrando nello scaglione più basso possibile.
Nel 2025, poi, l’attenzione si dovrebbe spostare sui ceti medi, cioè tutti coloro che hanno un reddito superiore ai 50.000 euro. La sensazione è che, così facendo, possa venire ritoccata l’aliquota al 43%.
Staremo a vedere che cosa accadrà nei prossimi mesi ma la sensazione è che, tutti coloro che hanno un reddito molto alto, non sarà avvantaggiato ma, allo stesso tempo, il ceto medio possa assolutamente trarre un importante vantaggio, che si tradurrà in un importante sgravio fiscale. Una buona notizia, sicuramente, per tutte quelle persone, soprattutto con figli, che così facendo saranno sempre più incentivati, idealmente, a non evadere il fisco, godendo di uno sgravio notevole. Allo stesso tempo, però, tutti coloro che hanno un reddito già alto, di fatto non verranno intaccati da questa manovra del Governo: tutto, di fatto, rimarrà sostanzialmente invariato.