Orrore nelle mense scolastiche: 13 cucine chiuse dai Nas. Muffa, topi e blatte | VIDEO

Un vero orrore quello scoperto dai Nas nella maxi operazione che ha coinvolto oltre mille mense scolastiche in Italia. 13 cucine chiuse, ogni 3 una è risultata irregolare. Trovate blatte, muffa e roditori. Ecco dove

Dall’inizio dell’anno scolastico i Carabinieri del Nas sono impegnati in una maxi operazione che coinvolge circa 1.000 aziende di ristorazione collettiva e catering che operano all’interno di mense scolastiche che vanno dagli asili nido sino alle università sia pubbliche che private. In accordo con il Ministero della Salute, il Comando dei Carabinieri per la Tutela della Salute ha analizzato attraverso una campagna di controlli sul suolo nazionale i punti ristoro.

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Orrore nelle mense scolastiche: i Nas chiudono 13 cucine, dai controlli effettuati sul suolo italiano è risultato che una cucina su 3 è irregolare. Trovate blatte, escrementi di topi e muffe (free.it)

I risultati evidenziano uno stato pessimo delle mense scolastiche: ogni tre cucine una è risultata irregolare. Chiusi anche 13 punti cottura. Tra le oltre mille aziende ispezionate dai Nas, il 27% del totale, ovvero 257 ditte hanno evidenziato irregolarità. Sono state accertate 361 violazioni penali e amministrative con sanzioni pecuniarie per 192mila euro.

Come riporta anche Leggo, si contestano violazioni nella gestione e nella conservazione degli alimenti nonché nelle condizioni igienico-sanitarie dei locali adibiti alla preparazione dei pasti e nella totale rispondenza in qualità e quantità ai requisiti prestabiliti dai capitolati d’appalto.

Orrore mense scolastiche: la maxi operazione dei Nas in oltre 1.000 cucine

Durante l’attività ispettiva dei Nas è stata disposta la sospensione dell’attività di ristorazione e il sequestro di 13 zone adibite a cucina/depositi alimenti per carenze igienico-sanitarie e strutturali. Rilevata presenza diffusa di muffe, insetti tipo blatte ed escrementi di topi.

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Orrore nelle mense scolastiche italiane: i Nas chiudono 13 cucine, una su 3 risultata irregolare. Ecco dove sono (free.it)

Chiuso un asilo nido in provincia di Taranto, che tra le diverse irregolarità risultava anche non censito. Qui è stato constatato che l’approvvigionamento idrico avveniva con acqua non idonea per usi alimentari. Nel totale sono stati sequestrati ben 700 kg di alimenti scaduti, senza tracciabilità e custoditi in ambienti non conformi. Tra questi: carni, formaggi, pane, pasta e acqua minerale.

Sono 18 i gestori dei servizi-mensa ritenuti responsabili di frode ed inadempienza in forniture pubbliche per aver confezionato pasti in qualità e quantità inferiore a quello stabilito, dai capitolati contrattuali. Mentre la maggioranza delle irregolarità hanno riguardato carenze sia nella gestione che nella strutturazione della preparazione dei alimenti come, per esempio l’omessa comunicazione della presenza di eventuali allergeni, fondamentale per la prevenzione di possibili episodi di reazione allergica, soprattutto nei bambini.

I punti mensa risultati irregolari in Italia

Oltre al caso sopracitato di Taranto, sono diverse le mense scolastiche chiuse dai Nas. Tra questi un centro catering sito nella provincia di Lecco dove durante gli ultimi controlli sono state riscontrate gravi carenze organizzative, strutturali ed igienico sanitarie. mentre, in provincia di Reggio Emilia un centro adibito alla preparazione dei pasti, sono state rilevate pesanti carenze igienico-sanitarie inseguito alla presenza di carcasse di blatte, anche all’interno delle celle frigo, escrementi di roditori, pavimentazione danneggiata e tubature rotte nel reparto di lavorazioni carni.

Nella provincia di Trapani è stata denunciata la legale responsabile di uno stabilimento di produzione pasti. Dai controlli eseguiti è emerso che le quantità degli ingredienti per i pasti destinati a diverse scuole del Trapanese non corrispondevano a quelle previste dal capitolato di appalto. Nel Casertano, invece, sono state sospese due cucine di due scuole per l’infanzia, entrambe risultate sprovviste di autorizzazione. Infine, in provincia di Rieti è stato denunciato in stato di libertà il titolare di una società che gestisce la mensa di un istituto comprensivo statale con l’accusa a suo carico di aver detenuto e somministrato agli alunni alimenti di qualità differente da quelli previsti dal contratto d’appalto. Il titolare avrebbe anche omesso di indicare le informazioni obbligatorie sulla presenza di prodotti o sostanze contenenti probabili allergeni.

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