Sono trascorsi cinque mesi dalla scomparsa della piccola Kata e ora la mamma tenta di nuovo il suicidio. La drammatica attesa e i dettagli sul caso della bambina.
Non si hanno più notizie di Kata dallo scorso 10 giugno: sono passati cinque mesi e da quel giorno tante piste battute e pochi risultati raggiunti. Della bambina scomparsa dall’ex hotel Astor di Firenze si sono perse letteralmente le tracce.

La madre Katherine Alvarez avrebbe tentato nuovamente il suicidio. A riportare la notizia è il quotidiano La Nazione che ha parlato della donna soccorsa in casa, sempre nella città toscana. Carabinieri e sanitari sarebbero intervenuti dopo il gesto autolesionistico in casa, prima aveva invece scritto un post per la figlia in cui le aveva chiesto perdono.
Il caso
Necessario un nuovo ricovero in ospedale, a Careggi, durante il pomeriggio dello scorso venerdì 10 settembre. Secondo le informazioni raccolte, la donna sarebbe stata soccorsa nella casa in cui si trova dopo essere stata allontanata dallo stabile dell’ex hotel Astor, occupato in precedenza da centinaia di persone. Proprio lì viveva con i figli e con la piccola Kata.
Nonostante le tante perquisizioni e le tante analisi, invece, non sarebbe emerso alcun dettaglio di natura biologica, così da far pensare all’ipotesi peggiore. Quel che certo è che in quella struttura non sarebbero stati trovati elementi utili a far pensare il peggio.

Come riportato da La Nazione, infatti, Katherine avrebbe compiuto un nuovo gesto estremo: si parla di candeggina ingerita, cosa già avvenuta lo scorso mese di giugno. Era passato un solo mese, a distanza di qualche tempo la donna avrebbe riprovato a togliersi la vita.
La tempestività dei soccorsi, infatti, avrebbe evitato conseguenze ben più gravi: decisivo anche l’intervento dei carabinieri. E proprio per i cinque mesi dalla scomparsa di Kata, la donna aveva scritto sui social. “Ogni giorno chiedo a Dio che si prenda cura di te, ovunque tu sia. Perdonami per non esser stata attenta in quel momento“, si legge.
Il gesto a 5 mesi dalla scomparsa della figlia
Non avrebbe scelto un giorno a caso per tentare di togliersi la vita: la donna avrebbe infatti tentato il suicidio a 5 mesi esatti dalla scomparsa della sua piccola Kata.

Avrebbe ingoiato della candeggina, poi il ricovero in ospedale. Attualmente la madre della piccola si trova in una struttura protetta in cui vive da quando è stata allontanata dall’ex hotel Astor. “Perdonami per non essere stata attenta“, si legge in un post comparso di recente sul profilo della madre della piccola Kata.
Cadevano infatti cinque mesi esatti dalla scomparsa della figlia, poi la scelta di cercare di togliersi la vita, per la seconda volta nel giro di pochi mesi. E dai profili social, infatti, era emerso un pensiero pieno di commozione, tristezza e grande apprensione per le sue sorti. Al momento le ricerche continuano e il riserbo è massimo.