Un forte boato nella notte e l’esplosione di una palazzina che ospitava migranti è crollata. Almeno 12 le persone ferite, anche minori. Quattro in gravissime condizioni. Si scava tra le macerie a San Lorenzo Nuovo (Viterbo)
La drammatica tragedia è avvenuta nella zona industriale di San Lorenzo Nuovo, provincia di Viterbo, questa notte. Gli abitanti hanno udito un forte boato seguito dal crollo di una struttura che ospitava una trentina di migranti che si è letteralmente piegata su se stessa dopo l’esplosione.
La paura tra gli abitanti dell’Alto Viterbese è arrivata poco prima dell’una della notte tra venerdì e sabato. La palazzina crollata era adibita all’ospitalità dei richiedenti asilo dove pare vi fossero oltre 30 persone, tra questi anche alcuni bambini e adolescenti. Secondo le prime informazioni diffuse dagli uomini della protezione civile intervenuta nella notte, il bilancio momentaneo dei feriti ammonterebbe a 12 persone, di cui 4 in codice rosso. Per fortuna non si registra nessun decesso tra i 31 migranti ospiti della struttura.
Esplosione nella notte, crolla palazzina nel Viterbese: 12 migranti feriti. Cosa è successo
La struttura crollata a seguito dell’esplosione di questa notte nello specifico sarebbe un capannone diviso in due unità abitative nate come ricovero per extracomunitari. Dopo la drammatica esplosione, sul posto sono giunti i soccorsi: vigili del fuoco e protezione civile che, dal momento del crollo, stanno lavorando per accertare che sotto le macerie della struttura crollata non ci siano persone rimaste sepolte. A quanto pare nessuno sarebbe, fortunatamente, rimasto intrappolato.
Nel frattempo il prefetto di Viterbo ha fatto riunire il centro operativo comunale (COC) atto a garantire un’ottimale gestione dell’emergenza. Sul luogo del fatto è presente anche una squadra mobile di Viterbo per indagare sulle cause che hanno portato allo scoppio della struttura. Secondo quanto si conosce, i migranti rimasti feriti dall’esplosione sarebbero, al momento, 12. Di questi, quattro verserebbero in condizioni più gravi.
Inoltre, i vigili del fuoco hanno escluso la presenza di persone sotto le macerie. Nel comune Viterbese sono intervenuti anche mezzi di soccorso provenienti, oltre che dalla provincia di Viterbo, anche da Roma e dell’Umbria. Inviati anche tre elicotteri dell’elisoccorso per potere garantire il trasporto immediato di eventuali feriti gravi negli ospedali maggiormente attrezzati dei capoluoghi di provincia e una decina di ambulanze. A supportare le operazioni anche i carabinieri di Lazio e Umbria, il nucleo cinofili regione Lazio dei vigili del fuoco e i volontari Prociv Arci.
Procura indaga per disastro colposo. Le parole del sindaco Bambini
Tra i richiedenti asilo ospitati nella palazzina crollata nel viterbese c’erano anche minorenni. Nel frattempo le indagini delle forze dell’ordine sono in corso. Al centro dell’attenzione sono le cause che hanno procurato l’esplosione e il crollo della struttura. Secondo le prime informazioni giunte, la procura di Viterbo ha aperto un fascicolo d’indagine sul caso, l’ipotesi di reato contestata al momento è quella di disastro colposo.
A coordinare le indagini sul posto il procuratore Paolo Auriemma e la pm Paola Conti che, come riporta il Corriere della Sera, dopo un primo sopralluogo avrebbe già escluso la presenza di fughe di gas non essendoci all’interno della struttura bombole a gas. Ma all’esterno, invece, è presente un serbatoio gpl.
Massimo Bambini, sindaco di San Lorenzo Nuovo, dopo la tragedia ha spiegato: “C’è stata un’esplosione, sarà l’inchiesta a chiarire le cause esatte di quanto avvenuto. Tutte le 31 persone ospitate nella struttura sono state trasportate in ospedale per essere sottoposte ad accertamenti. Ci dispiace. Tutta la comunità è vicina alle famiglie coinvolte”.