È stata uccisa in un raid israeliano a Gaza Jamila al-Shanti, prima leader donna di Hamas

Jamila al-Shanti uccisa in un raid israeliano nella Striscia di Gaza. Vedova del cofondatore di Hamas è stata la prima donna ad entrare nell’ufficio politico del gruppo terroristico palestinese nel 2021

Il Times of Israel rilancia la notizia diffusa dai media di Gaza affiliati a Hamas in cui si annuncia l’uccisione di Jamila al-Shanti morta nel corso di un raid israeliano alle prime luci dell’alba di oggi, 19 ottobre 2023.

Jamila al-Shanti
Morta a 68 anni Jamila al-Shanti: prima leader donna ai vertici di Hamas. Uccisa in un raid aereo israeliano (ansa) free.it

Dalla notizia però non risulta specificato il luogo in cui l’uccisione sarebbe avvenuta. La donna di 68 anni faceva parte anche del Consiglio legislativo palestinese ed è stata la prima donna a farne parte. Vedova di al-Rantisi che nell’aprile del 2004 venne ucciso, anch’egli in un raid israeliano durante la Seconda Intifada.

Morta Jamila al-Shanti: la prima donna ad entrare nell’ufficio politico palestinese

Classe 1955, la 68enne Jamila al-Shanti, ricorda la stampa israeliana, nella sua vita aveva fondato il movimento femminile di Hamas. La donna, prima leader ai vertici di Hamas, ha conseguito un dottorato di ricerca in lingua inglese. Era una docente all’università di Gaza prima di iniziare il percorso con Hamas, con cui nel 2006 è stata eletta deputata nel Consiglio legislativo palestinese.

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Guerra intorno alla Striscia di Gaza, fra Hamas e gli israeliani: tensione altissima (ANSA)

Nel 2021 è diventata la prima donna eletta nell’organo decisionale del movimento terroristico di Hamas. Il marito, Abdel-Aziz al-Rantissi, era un ex pediatra, ed è stato ucciso a 56 anni mentre era a capo di Hamas da soli 25 giorni, dopo aver preso l’eredità dello sceicco Ahmed Yassin anch’esso freddato nello stesso anno.

Entrambi sono caduti sotto i raid aerei condotti dalle forze armate israeliane. L’attivista politico, così si definiva, Al-Rantissi, era ritenuto responsabile dell’organizzazione di una serie di attacchi e attentati terroristici che avevano provocato diverse centinaia di morti tra i civili. La carriera politica della moglie al-Shanti all’interno del movimento era vista dai leader di Hamas come un’apertura alle donne palestinesi. Suheil Al-Hindi il vecchio dirigente di Hamas parlando della 68enne aveva sottolineato: “Il nostro movimento rispetta le donne palestinesi, la loro lotta, il loro eroismo e i loro sacrifici”.

L’intervista rilasciata da Jamila al-Shanti

Come riporta La Stampa, la leader di Hamas Jamila al-Shanti negli anni scorsi aveva rilasciato un’intervista presso l’emittente televisiva palestinese “Al-Aqsa Tv” durante la quale aveva parlato della presenza femminile di Hamas come fattore decisivo e innovativo del movimento.

La donna aveva raccontato: “Noi donne non siamo state finora ufficialmente nella direzione politica di Hamas, ma abbiamo spesso partecipato all’organizzazione e alla presa di decisioni. Essere direttamente partecipi della attuale leadership nel prendere decisioni è un bel cambiamento, così si dimostra che le donne hanno identità e potere sulla scena politica palestinese”.

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