Cocaina ed eroina a tutte le ore, accoltella la compagna incinta al settimo mese

Una storia di degrado, cocaina ed eroina quella avvenuta a Roma ieri sera, 25 giugno, quando un uomo di 42 anni accoltella la compagna incinta al settimo mese di gravidanza al culmine di una violenta lite tra i due. La dinamica dell’aggressione

Il fatto è successo ieri sera, domenica 25 giugno, in via dei Due Ponti, zona Tomba di Nerone, quartiere nord di Roma. Una coppia, lui tunisino di 42 anni, lei italiana di 32 litigano furiosamente in casa. Improvvisamente l’uomo prende un coltello e si scaglia contro la compagna, incinta al settimo mese di gravidanza.

Polizia
Accoltella compagna incinta di sette mesi. Fermato compagno a Roma nella notte di ieri (ANSA) free.it

Dopo l’aggressione l’uomo scappa lasciando la donna a terra in un lago di sangue. Nella notte è stato rintracciato e fermato dagli agenti della Squadra Mobile del commissariato Flaminio Nuovo.

Nel frattempo la vittima, l’ennesima registrata in Italia per maltrattamenti e violenza domestica, è stata trasportata in codice rosso presso l’ospedale Gemelli dove è stata ricoverata. La giovane donna 32enne è stata raggiunta dalla lama del coltello al collo, allo zigomo e all’orecchio. Le ferite per fortuna non sono profonde, non è dunque in pericolo di vita.

Accoltella la compagna incinta. La storia di degrado e violenza tra cocaina ed eroina

La palazzina di via dei Due Ponti 180, poco distante dalla Cassia, in zona Tomba di Nerone è noto nella Capitale come il condominio della droga. A tutte le ore lo spaccio di cocaina, crack ed eroina non si arresta. Nell’aprile del 2022 i poliziotti del commissariato Flaminio Nuovo con l’operazione Tabula Rasa, avevano fermato una rete di spaccio importante finita con l’arresto di 9 persone.

accoltella compagna incinta
Accoltella la compagna incinta al settimo mese di gravidanza dopo l’ennesima litigata in casa a Roma (ANSA) free.it

Sempre al civico 180 di via Due Ponti nel 2021, il 35enne Davide Labate cadde nel vuoto dopo aver consumato del crack. In tasca, l’uomo aveva le chiavi dell’abitazione in cui era morta Maddalena Urbani, figlia del medico eroe della Sars. Nei confronti dell’uomo, l’accusa è di tentato omicidio. Oggi in quel condominio un’altra storia di violenza. Questa volta la vittima è una donna di 32 anni incinta.

Ad aggredirla con un fendente in casa, davanti la madre di lei è stato il suo compagno che dopo averla accoltellata ha tentato di scappare. La fuga è durata qualche ora perché a notte fonda è stato rintracciato dalla polizia e fermato. La donna e la bambina che porta in grembo, pur riversando in gravi condizioni, non sono in pericolo di vita.

La dinamica dell’aggressione

L’uomo, un tunisino di 42 anni al culmine di una lite (l’ennesima) con la compagna ha preso un coltello dalla cucina e ha tentato di colpire la pancia della donna incinta al settimo mese di gravidanza.

La scena cruenta si è svolta davanti gli occhi terrorizzati della mamma della 32enne che era in casa all’arrivo del genero. Secondo quanto riporta RomaToday, la vittima per proteggere la figlia che aveva in grembo si sarebbe accovacciata sul pavimento in posizione fetale. L’aggressore non ha demorso e ha continuato ad infierire sulla donna colpendola prima all’altezza dell’orecchio, poi al collo.

Dopo le urla strazianti della donna e della mamma di quest’ultima, i residenti hanno immediatamente allertato i soccorsi. Sul posto è giunta un’ambulanza del 118 che ha portato la donna in codice rosso presso il policlinico Gemelli. L’autore dell’accoltellamento, come detto, è stato bloccato dagli agenti ed ora è in stato di fermo. La sua posizione è al vaglio degli inquirenti ma il tunisino ora rischia un’accusa per tentato omicidio.

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