Sottomarino disperso, era diretto verso il relitto del Titanic: chi c’era a bordo

Corsa contro il tempo per la ricerca del piccolo sottomarino della OceanGate, società che offre la possibilità di vedere da vicino il relitto del Titanic: come procedono e le ricerche e chi ci sarebbe a bordo. 

OceanGate è la società privata che offre alla cifra di 250mila dollari la possibilità di vivere una occasione più unica che rara: la visita da vicino del relitto del Titanic. Sta di fatto che da oltre 24 ore il mezzo subacqueo risulta disperso.

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Una immagine che mostra il relitto del Titanic (ANSA)

Il sottomarino da cinque posti si sarebbe dovuto dirigere a 3.800 metri di profondità, ma di esso non c’è alcuna traccia. L’OceanGate Expeditions non è la prima volta che organizza un evento del genere, ora però l’ansia crescere con il passare delle ore.

La vicenda

Il Titan è il piccolo sommergibile trainato dalla nave Polar Prince, partito lo scorso venerdì da St John’s di Terranova (Canada) e diretto presso il luogo di affondamento del Titanic (avvenuto nel 1912). Del mezzo non c’è al momento alcuna traccia: gli esperti parlano “di un’autonomia di ossigeno massima di 4 giorni“.

La visita del Titanic parte dalla leggenda di quella tanto famosa nave, considerata inaffondabile, che colò a picco durante la notte fra il 14 e il 15 aprile 1912 dopo lo scontro con un iceberg. Un viaggio inaugurale partito da Southampton (Regno Unito) con destinazione New York, terminato nel peggiore dei modi.

Il transatlantico colpì invece un iceberg, a causa della fitta nebbia, causando la morte di circa 1.500 persone delle oltre 2.200 a bordo. E proprio da questa vicenda che la OceanGate Expeditions ha deciso di organizzare viaggi di sette giorni per vedere il relitto presente sul fondo dell’oceano Atlantico. La cifra da sborsare è di circa 250mila dollari.

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Una immagine storica del Titanic prima del viaggio inaugurale (ANSA)

Proprio i contatti con il Titan si sarebbero persi dopo un’ora e 45 minuti dall’immersione, a seguire l’allarme vista la totale assenza di segnale. Sul caso è intervenuto anche il premier di Terranova e Labrador, Andrew Furey, che ha scritto un messaggio su Twitter.

Siamo tutti in trepidante attesa di un esito positivo nella ricerca coordinata del sommergibile Titan e delle persone a bordo. Offriamo il pieno supporto della nostra provincia durante questa difficile situazione“, ha spiegato Furey sui social.

Chi c’è a bordo, i nomi

Le ricerche non si fermano e adesso iniziano ad arrivare le prime conferme sui passeggeri a bordo. Il primo nome è stato confermato anche dai parenti: si tratta del 58enne Hamish Harding. Il miliardario britannico è a capo della Action Aviation, società con sede negli Emirati Arabi Uniti.

L’uomo è appassionato di avventure e dello spazio, da qui la scelta di condividere sui social la notizia dell’esplorazione del relitto realizzato nei primi anni del Novecento a Belfast, in Irlanda del Nord.

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I resti del Titanic e cosa emerge dall’oceano Atlantico, caccia al sommergibile che risulta disperso (ANSA)

Insieme a lui ci sarebbe Paul-Henri Nargeolet, 76enne indicato da molti come uno dei “maggiori esperti al mondo del Titanic“. Nargeolet guidò nel 1987 il Nautilus, sottomarino che confermò la presenza del relitto del Titanic, permettendo altre ulteriori 34 immersioni, così da recuperare oltre 1.800 oggetti presenti a bordo del Titanic.

Il terzo potrebbe essere l’amministratore delegato della Ocean Gate Expedition: si tratta dell’ingegnere aerospaziale Stockton Rush. Un amore per le sfide impossibili, da qui la decisione di aprirsi al turismo delle profondità oceaniche. Presenti a bordo anche Shahzada Dawood e suo figlio Suleman di 19 anni: si tratta di due degli uomini più ricchi del Pakistan. OceanGate avrebbe permesso a cittadini facoltosi di “vedere con i propri occhi” i resti del Titanic. Questo è intanto l’ultima nota della società diffusa nella giornata di lunedì 19 giugno 2023.

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