Italia sempre più giù: i conti in rosso fanno preoccupare il FMI che punta tutto sul PNRR. Come risanare il debito di Stato.
L’Italia s’è desta, forse. A giudicare dalle previsioni del Fondo Monetario Internazionale bisogna essere ottimisti ma non troppo: le prospettive sono di crescita, il punto però è il ritmo degli sviluppi. Si cresce ma quanto? Le recenti stime attestano che l’Italia dovrebbe aumentare – in termini di Prodotto Interno Lordo – dell’1,1%.
![Giorgia Meloni, premier discorso alla Camera](https://www.free.it/wp-content/uploads/2022/10/Meloni4Free.it20222510.jpg)
Sia nel 2023 che nel 2024 la prospettiva è ottima, considerando anche i tagli energetici e le proiezioni rispetto ai rincari sul gas e l’inflazione. L’Italia c’è, ma manca tutto il resto: nonostante l’incoraggiamento internazionale, lo Stivale rischia ugualmente la beffa. Taglio del cuneo fiscale e sanatoria potrebbero dare il colpo di grazia.
Profondo rosso: l’Italia fa i conti con il debito pubblico
Il punto è che durano, secondo i calcoli, solo sei mesi. Successivamente il problema del debito si riproporrà: se abbatti i costi per agevolare i meno abbienti, questi soldi – in qualche maniera – debbono essere ripresi. C’è il PNRR, dicono dall’Economia e Finanza. Ma, la prospettiva di Giorgetti, non è un bancomat: nel senso che il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza va gestito in base alle riforme strutturali e in essere.
![Meloni Giorgetti](https://www.free.it/wp-content/uploads/2022/11/Meloni-Giorgetti-20221122-free.it_.jpg)
In altre parole: per avere i soldi bisogna garantire opere pubbliche e progetti atti alla rinascita. Oltretutto c’è l’emergenza Emilia-Romagna da gestire: un imprevisto che mette in discussione i precari equilibri raggiunti finora. Ecco perché le opposizioni chiedono un colloquio con il Governo. Occorre capire come reinvestire i soldi del PNRR e non solo.
Il ruolo del PNRR
Dall’Europa chiedono di usarli per risanare il debito attraverso “piani appositi di riqualificazione”. Nella realtà non è così semplice: ci sono più falle da fronteggiare nel sistema e le stime legate al PIL, con la relativa crescita, non è detto che le reggano tutte. Lo stralcio delle tasse fino a mille euro è una bella novità, ma dura? A quale prezzo? I soldi che vengono tolti, in qualche maniera vanno ridati.
![Giorgetti Salvini Lega](https://www.free.it/wp-content/uploads/2022/10/Giancarlo-Giorgetti-20221004-free.it_.jpg)
In questi termini, secondo l’FMI non si tratta di taglio ma di “prestito”. Visto che le agevolazioni momentanee potrebbero tornare come una scure sulle spalle degli italiani: togliere ora con il rischio di pagare il doppio successivamente non è un’opzione, ma rischia di essere una possibilità concreta.