Silvio Berlusconi continua la degenza al San Raffaele di Milano. Prima Meloni e poi Salvini hanno raggiunto il Cavaliere per fare il punto.
Silvio Berlusconi continua la degenza al San Raffaele di Milano. La situazione con la Leucemia resta sotto controllo e il Cavaliere ha prima partecipato al vertice di Forza Italia – in video conferenza qualche giorno fa – e poi aggiornato i principali alleati di Governo. Il giorno successivo della visita di Zelensky a Roma, Giorgia Meloni ha raggiunto Berlusconi all’ospedale: “L’ho visto meglio”, ha commentato la leader di Fratelli D’Italia e Presidente del Consiglio.
L’ex Premier è già all’opera sui primi dossier: c’è bisogno anche del suo avvallo su alcune questioni e l’ex Presidente del Consiglio non si tira indietro: “Continuerò a lavorare per l’Italia”, ha dichiarato. Ancora tanta carne al fuoco, dunque, la stessa che vuole mettere Salvini. Il leader del Carroccio da Berlusconi porta la tematica più spinosa del ponte sullo Stretto.
Berlusconi incontra Meloni e Salvini: cosa si sono detti
Da Ministro delle Infrastrutture il leader leghista non se la passa benissimo, nel senso che quella sulle nuove opere è una strada in salita, e vorrebbe l’ok del principale alleato di Governo che ha chiesto garanzie. Le stesse che vuole Giorgia Meloni su un altro tema: la guerra in Ucraina.
Berlusconi, nel recente passato, aveva avuto diverse uscite infelici sul suo legame con Putin. All’indomani dell’incontro con Zelensky, Meloni non vuole débâcle e chiede compattezza: nessun exploit sui rapporti, ancora in vigore o troncati non importa, con l’oligarca.
La nuova agenda del Cav: dalla guerra in Ucraina alle riforme
Infatti Forza Italia, sul rapporto con l’Ucraina e il suo leader, ha corretto il tiro. Si dichiara dalla parte degli oppressi. Non può essere altrimenti, il punto è chiaro: uniti (forse) si vince. C’è da fronteggiare il calo nei sondaggi ma soprattutto ci sono – e restano – le promesse da mantenere.
Ecco perché la compattezza resta l’unica parola d’ordine possibile: Berlusconi è in ripresa, devono esserlo anche gli equilibri interni, considerando che il Cavaliere dopo la convalescenza dovrà rivedere – necessariamente – la sua agenda. Ad ogni modo, le priorità sono ben chiare.