Buste paga in rialzo, il salario torna a livelli pre-pandemia: quanto è possibile guadagnare

Buste paga in rialzo, i nuovi importi con la Legge di Bilancio potrebbero agevolare i rappresentanti del pubblico impiego: le specifiche.

Novità per i contribuenti in merito alle buste paga. Nel prossimo futuro potrebbe esserci un rialzo del 20%. Quest’ascesa è dovuta alla nuova Legge di Bilancio: le due cose non sono strettamente in correlazione, ma il punto è la detrazione del cuneo fiscale. I numeri parlano di una diminuzione del PIL graduale, ma nonostante lo scetticismo i meno abbienti potranno usufruire di qualche beneficio in più.

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Stipendio, nella busta paga 2023 cambia tutto, ecco cosa c’è da sapere (Ansa)

Il rebus è dove trovare i soldi, ma Giorgia Meloni assicura che secondo le recenti stime è possibile individuarle nell’abbattimento di misure precedenti: il Superbonus, che da novembre andrà nel dimenticatoio, è una di queste. Lo schema è definito, quindi il rialzo in busta paga potrebbe essere dovuto a questo fattore di cambio che porta ad aumentare i salari ma solo per chi è nel pubblico e ha un reddito inferire ai 2000 euro.

Buste paga più alte, cosa cambia

Il privato resta ancora una landa desolata con cui fare i conti che è soggetta a determinazioni di vario genere. L’interrogativo più grande, e stavolta la politica e l’economia sono chiamate a rispondere, restano le Partite Iva. La volontà è quella di trovare una regolamentazione chiara relativamente a tutti questi nuovi impieghi che si basano anche sull’utilizzo reiterato dello smartworking.

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Stipendio, cosa cambia in busta paga nel 2023 (ANSA)

Il lavoro da casa può essere un’opportunità a patto che ci sia una vera e propria regolamentazione fra orari e prezzi di costo. Il tempo impiegato per lavorare non deve essere sottostimato: una mansione a 3 euro l’ora è incostituzionale per Legge. Arrivato il riconoscimento i datori di lavoro dovranno adeguarsi anche con l’ausilio legislativo che intende trovare nuovi parametri per condizioni condivise da tutti.

Lavoratori, sindacato e imprese. Un trittico che non può prescindere nel presente e futuro della società civile chiamata a non guardarsi indietro, ma a proiettarsi in avanti con un piglio avanguardistico che ingloba domanda e offerta tra nuove tendenze e possibilità.

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