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Covid, non solo pipistrelli: nuova ipotesi sull’origine del Sars-CoV-2. La verità sul mercato di Wuhan

Published by
Maria Teresa Bianco

Secondo l’Oms il virus da Covid non è stato trasmesso dai pipistrelli. A confermare la scoperta i risultati di uno studio scientifico. La verità sul mercato di Wuhan

Non sarebbero, come finora si è detto, i pipistrelli o i pangolini gli autori della trasmissione all’uomo del virus Sars-CoV-2. Il virus potrebbe essere nato da un altro animale. L’indiscrezione scientifica rivoluzionaria era stata già anticipata nei giorni scorsi dal periodico The Atlantic.

Covid, l’Oms conferma: il virus è stato trasmesso da un altro tipo di animale. La verità shock (ansa) free.it

Solo oggi l’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) conferma tutto in una nota all’interno della quale viene specificata la verità scoperta al mercato di Huanan, a Wuhan. Lì erano presenti animali potenzialmente infetti dal Covid, in particolare cani procioni, ma anche istrici della Malesia e ratti del bambù.

Nella nota divulgata dall’Oms, e come riporta anche Leggo stamani, si evidenzia che: “I risultati della ricerca dell’Istituto Scripps, Università di Sidney e Università dell’Arizona a Tucson, forniscono potenziali indizi per identificare l’ospite intermedio di SarsCoV2 e potenziali fonti di infezioni umane nel mercato”.

Covid, la ricerca che stravolge tutto: a infettare l’uomo un cane procione

La scoperta della presenza dei cani procione al mercato di Wuhan, in Cina, risale ai giorni scorsi, quando la ricerca effettuata dall’Istituto Scripps sviluppata in collaborazione dall’Università di Sidney e l’Università dell’Arizona a Tucson, aveva notato sul database open Gisaid una serie di sequenze del virus provenienti dal mercato cinese nelle prime fasi della pandemia.

Covid, l’Oms conferma: non sono stati i pipistrelli a infettare l’uomo. La scoperta inquietante (ansa) free.it

Secondo l’Organizzazione Mondiale della sanità, (Oms) l’analisi dei dati della ricerca effettuata evidenziano, come riporta Leggo che: “oltre alle sequenze di SarsCoV2, alcuni campioni contenevano anche DNA umano e DNA mitocondriale di diverse specie animali, comprese alcune note per essere suscettibili a SarsCoV2”. In modo particolare di cani procione.

Tale rivelazione scientifica è stata discussa all’interno di un meeting di alcuni giorni fa che ha visto la partecipazione del comitato dell’Oms che attualmente indaga proprio sull’origine del virus. Non solo, presenti al convegno anche i membri del Center for Disease Control and Prevention cinese e gli autori della ricerca universitaria. Infine, l’Oms chiarisce che questi dati non sono ancora da ritenere come “prove conclusive”.

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