Paola Egonu, addio Turchia: la campionessa di pallavolo cambia squadra, dove giocherà

Paola Egonu torna in Italia. La campionessa saluta la Turchia, non rinnoverà il contratto con il Vafikbank Istanbul: dove giocherà.

Paola Egonu taglia nettamente con il passato. La donna è sempre stata molto risoluta, altrimenti non avrebbe la reputazione attuale. Campionessa non immune dalle sofferenze. Il prezzo del successo può essere piuttosto alto, lei ne sa qualcosa. Gli anni in Turchia, pur avendola aiutata a crescere professionalmente, non l’hanno risparmiata da insulti e vessazioni.

Paola Egonu Sanremo
Paola Egonu torna a giocare in Italia (ANSA)

Il razzismo in Italia esiste, particolarmente nello sport: il pubblico della pallavolo, talvolta, è difficile e la donna si è trovata – indossando la maglia azzurra – a fare i conti con vessazioni di vario genere. L’ultima volta è stata pesante: qualche mese fa la donna ha deciso di dire basta. Stop alla Nazionale per un po’ di tempo, poi la partecipazione a Sanremo, dove ha portato un monologo su sé stessa, ha rimesso tutto in discussione.

Paola Egonu lascia la Turchia: niente rinnovo con il Vafikbank Istanbul

Egonu è italiana e all’Italia non vuole rinunciare, nemmeno a livello di club. A fine stagione saluterà il Vafikbank Istanbul per trasferirsi al Vero Volley. Club molto quotato di Monza. Operazione da 800mila euro più bonus, ingaggio da vera top player. Non è quanto prendeva dall’altra parte ma quasi, fra le giocatrici è una delle più pagate. Ingaggio che sottolinea anche la levatura dell’atleta: un vero e proprio simbolo.

Vafikbank Istanbul Paola Egonu
La pallavolista lascia il Vafikbank Istanbul (ANSA)

Tanti ragazzi e ragazze, grazie a lei, si sono avvicinati alla pallavolo. Paola Egonu sa essere un esempio, lo sarà ancora di più nella nuova compagine. Gli ammiratori e i detrattori potranno vederla da vicino, forse lei voleva proprio questo. Ulteriore dimostrazione di quanto i pregiudizi si arginino, anzitutto, con la presenza prima ancora che con la resilienza e la tenacia. L’indifferenza non può esistere quando in ballo c’è la credibilità di una carriera, oltre che gli ideali di una vita, sportiva e non.

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