Matteo Messina Denaro, arrestata anche la sorella Rosalia: cosa nasconde in casa – VIDEO

Matteo Messina Denaro, finisce in manette anche la sorella Rosalia: un’operazione calcolata che ha portato a nuove interessanti scoperte.

La famiglia dà, la famiglia toglie. Messina Denaro viveva solo, braccato, per non essere solo mai. L’ossimoro dei criminali: fuori da tutto, ma sempre nel cuore di chi amano. Compreso in quello di Rosalia, detta Rosetta, sua sorella. Una delle quattro, l’unica che vive da sola a Castelvetrano. Storica residenza della famiglia.

Matteo Messina Denaro sorella Rosalia
Matteo Messina Denaro, arrestata la sorella Rosalia (ANSA)

Matteo comunicava con lei, che era anche quella che gestiva gli affari del boss tramite messaggi e scambi organizzati: il latitante ha sempre avuto un patrimonio di oltre 4 milioni. Lo gestiva attraverso figure di riferimento: la sorella era parte integrante di questo disegno. Proprio grazie a lei, questo emerge dalle ricostruzioni, il boss si è tradito. Un pizzino nella sedia di casa, ritrovato dalle squadre speciali: senza nome, solo con indicazioni e orari di visite.

Matteo Messina Denaro, in manette la sorella Rosalia: i segreti di una vita

Matteo Messina Denaro è alle prese con un tumore al colon: “Il mio corpo mi ha tradito e non lo posso accettare”, scriveva ad un’amica su Whatsapp. Il nome Andrea Bonafede, che ritorna anche sul foglietto, con una lista di cose da fare e trattamenti: tabella di marcia da rispettare, con indicazioni precise da portare a termine. Facevano sempre così, Rosetta legge ed esegue: stavolta no. Arrivano prima i ROS, fotografano, incrociano e rimettono a posto.

Sorella Matteo Messina Denaro
La sorella del boss in manette (ANSA)

Poi l’arresto di lui, qualche settimana di vantaggio per capire, subito dopo in manette anche lei. L’unico appiglio tra il boss e i suoi averi: legami, un tesoro più importante del denaro, perchè con quelli si muove il mondo. Un universo del malaffare con cui è possibile manovrare, spostare, spingere elementi, persone e posizioni.

Legami di sangue e intrecci tra necessità e virtù

La forza del potere. Rosalia, infatti, è madre di Lorenza Guttadauro: altra pedina importante, legale del boss, che può entrare e uscire dal 41bis in quanto avvocato di fiducia. Conta il sangue, essere parenti in tal caso è un valore aggiunto, poiché la donna potrebbe essere il tramite anche dopo l’arresto della 68enne. Rami, che si tagliano, ma tornano attraverso radici che si intersecano. Fino a sviluppare altri incroci, intrecci, una rete di contatti che non si spezza dopo un taglio netto. Per questo un arresto non basta.

Matteo Messina Denaro quante persone ha ucciso
Gli intrecci di potere tra Castelvetrano e Palermo (ANSA)

Le manette a Rosalia Messina Denaro, però, servono a escludere la teoria del complotto: il boss non si è “lasciato prendere”, come hanno insinuato dopo la cattura, la forza dei legami è diventata un’arma a doppio taglio. Il sangue non si rigetta, ma può essere un boomerang, perché al sangue devi tornare.

 

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A casa devi rendere conto, proprio quel conto si è rivelato troppo salato. Messina Denaro, mai la stessa persona, tranne per chi lo conosceva bene: anche chi vive nell’ombra ha bisogno di uno spiraglio di luce, sebbene possa voler dire mettere a repentaglio ogni cosa. Persino la propria libertà.

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