Sampdoria, calciatori compatti: gesto unanime per evitare il peggio | Cosa rischia il club

Sampdoria, tutti uniti per non retrocedere. Il problema sono gli stipendi: i calciatori dalla parte della società. L’iniziativa comune.

Sampdoria, uniti si vince. Non solo: si esce anche da un pantano che sembra non avere fine, la società è a rischio sostenibilità. Gli ultimi consigli di amministrazione sono stati praticamente disattesi: riunioni vuote alla ricerca di nuovi acquirenti per evitare il peggio che significa retrocessione e ritiro del titolo sportivo. Questa la situazione blucerchiata che deve ritrovare una dimensione prima della fine del campionato.

Sampdoria
Sampdoria, passo avanti sugli stipendi (ANSA)

La preoccupazione degli stipendi è lecita: la Sampdoria – se non avesse presentato il piano retribuzione a posto nelle ultime settimane – avrebbe rischiato la penalizzazione in classifica. Non è il quanto, ma il come: i punti persi, eventualmente, sarebbero stati l’ultimo dei problemi. Ora serve altro che non si trova sul campo: la stabilità. Il consiglio amministrativo ha detto di essere alla ricerca di soluzioni valide.

Sampdoria, i giocatori verso la società: svolta sulle retribuzioni

Ferrero vorrebbe rientrare, ma in questo momento non è una priorità e per gli investitori rappresenta anche un rischio. Vista la situazione in cui è l’ex Patron blucerchiato. C’è bisogno di altro: fondi interessati esistono e sembrano esserci diverse soluzioni. Tra il dire e il fare, però, c’è di mezzo il mercato. Intanto giocatori e allenatori fanno la loro parte. Cercano di andare oltre quella che è la semplice burocrazia: rinunciano, infatti, alla dilazione di dicembre.

Sampdoria retribuzioni
Blucerchiati pronti a un compromesso (ANSA)

Togliere le castagne dal fuoco per evitare l’ecatombe: la situazione è molto a cuore ai singoli, professionisti che dimostrano di tenere all’ambiente prima che al portafogli. Impagabili no, ma quasi. L’accordo comune è che le questioni economiche verranno riviste successivamente in caso di permanenza in Serie A: c’è tempo, quindi, non troppo ma esiste una boccata d’aria – che i giocatori hanno concesso alla società – per cercare di uscire dal pantano. La clessidra non si placa: i granelli continuano a scendere e la corsa contro il tempo blucerchiata prosegue, con qualche consapevolezza in più, ma non è detto che basti.

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