Juventus, ancora problemi. I bianconeri stanno affrontando un periodo complicato: gli sponsor a gamba tesa dopo le inchieste.
Juventus, una battaglia senza esclusione di colpi: quella legale, con le inchieste plusvalenze e bilanci che entrano nel vivo, e quella sportiva con una classifica da risalire il più presto possibile. L’ideale è farlo in tempi relativamente stretti perchè poi la mannaia potrebbe arrivare dai tribunali. Prima di mettere altra carne al fuoco, però, occorre tener conto dei fatti: 15 punti di penalizzazione e tanta strada da fare.
La realtà è che il ricorso eventuali ha bisogno dei suoi tempi: prima il passaggio al CONI e poi, eventualmente, al Tar e al Consiglio di Stato. Nel frattempo i punti di penalità restano e occorre tentare la rincorsa: i motivi sono da Champions. In gioco non c’è solo il blasone della Juventus, ma anche la sostenibilità finanziaria: i bilanci – come detto – sono attenzionati ma i bianconeri devono andare avanti.
Gli introiti arrivano (anche) dagli sponsor e il caos attorno alla società ha ridimensionato gli scenari economici. I partner non sembrano più disposti a dare la stessa cifra di un tempo alla società: i motivi sono sotto gli occhi di tutti, per questo Jeep ha già disposto di elargire 4 milioni in meno al club che diventano 8 in caso di penalizzazione confermata. La stessa cosa dovrebbe fare Adidas. In caso di conferma eventuale delle condanne, poi, si parla di una perdita complessiva – in termini di pubblicità e relazioni finanziarie, in cui rientrano anche le collaborazioni – pari a 131 milioni.
Nell’anno in corso la Juventus rischia di perdere il terreno solcato finora non solo in termini sportivi. La situazione finanziaria non è rincuorante, motivo per cui è necessario programmare: la società bianconera confida nell’allungamento dei tempi di indagine. Anche se per aprile dovrebbe sapersi qualcosa in più. Intanto le carte – come quella su Ronaldo – animano il dibattito. Non è finita, ma sta per cominciare una nuova pagina di quella che sembra essere una vera e propria Odissea. Disposta, fra le altre cose, a non colpire solo la Juventus. L’altra faccia del calcio italiano sta uscendo allo scoperto: le “rughe” della Vecchia Signora potrebbero trasformarsi in cicatrici.
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