Medico aggredita per la terza volta durante il turno di lavoro | La denuncia sui social

Adelaide Andriani è un medico 28enne che durante il suo turno di lavoro è stata aggredita da un uomo. Per la dottoressa è la terza aggressione subita in pochi mesi. La denuncia in un video postato su Facebook e la decisione che le cambierà la vita

I lividi al collo sono evidenti nel video postato su Facebook da Adelaide Andriani, medico 28enne originaria della provincia di Monza e della Brianza aggredita da uno straniero durante il turno come guardia medica in un ospedale a Udine. Per la dottoressa è la terza violenza subita a distanza di poco tempo. A Il Messaggero ha raccontato gli attimi di terrore vissuti.

medico aggredita
Medico 28enne aggredita durante il turno di lavoro (@facebook)

“Quando quell’uomo mi ha messo le mani al collo, per alcuni istanti non riuscivo a respirare, perché non passava l’aria. Allora mi sono detta: Adesso muoio soffocata”. Specializzanda in Chirurgia generale, la 28enne è ancora scossa da quanto accaduto tre giorni fa.

La donna era di turno come guardia medica a Udine nella sede dell’Istituto di Medicina Fisica e Riabilitazione Gervasutta quando è stata aggredita dall’accompagnatore di un paziente di origini straniere. “Non è la prima aggressione che subisco. Due sono accadute gli scorsi mesi, in carcere a Udine, dove ero stata chiamata come guardia medica”.

Medico aggredita da un uomo straniero | La terza violenza subita in pochi mesi

Questa ultima è la terza aggressione che Adelaide, medico specializzanda in Chirurgia generale, ha subito sul posto di lavoro a distanza ravvicinata. Come racconta il Messaggero, la donna ha detto: “La prima aggressione per fortuna è stata più o meno verbale, mentre la seconda volta mi è stato tirato addosso uno sgabello e solo grazie all’intervento della guardia, che mi ha spostato di peso, non ho preso i pezzi in faccia”.

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Medico aggredita per la terza volta durante il turno di lavoro (@facebook)

Il medico è da due anni in Friuli per seguire la scuola di specializzazione ma fa sapere che ora, dopo quanto le è successo, sta valutando la scelta di abbandonare la professione: “Non ho più intenzione di fare il medico. Non si può rischiare di morire per lavoro. Se non ci fosse stata con me la collega Giada Aveni che mi ha aiutata, forse sarei morta”. L’aggressione è avvenuta sabato scorso intorno le 18:00 all’interno dell’ambulatorio medico.

Il racconto dell’ultima aggressione

Il medico racconta che improvvisamente si è trovata due uomini, che sono entrati senza prima citofonare, nell’ambulatorio medico. Il più giovane affetto da una problematica alla gamba, l’altro, più grande, sulla cinquantina, asseriva di essere il suo accompagnatore a cui faceva da traduttore poiché straniero.

L’uomo pretendeva di essere medicato anche se la medicazione risultava perfettamente pulita. La dott.ssa Andriani ha eseguito di nuovo la medicazione. Sembrava tutto a posto ma i due uomini sono rimasti nella sala d’attesa continuando a fare ostruzionismo anche verso la professione medica. Così, racconta il medico: “Io e la mia collega li abbiamo invitati più volte a uscire, anche perché sabato c’era un grande flusso di pazienti e abbiamo chiamato i carabinieri”.

I due uomini prima di uscire hanno minacciato la donna dicendole che avrebbero denunciato gli insulti ricevuti e le aggressioni subite. Solo a quel punto l’accompagnatore del paziente si dirige verso la portineria. “Ho visto che stava parlando in modo concitato con la donna e le ho detto di stare attenta perché l’uomo era aggressivo. Improvvisamente mi è venuto incontro e la situazione è degenerata. Abbiamo filmato tutto. L’accompagnatore a un certo punto mi ha messo le mani al collo. Pensavo di morire soffocata. Grazie alla mia collega, che gli ha staccato la mano, l’uomo si è allontanato. Anche il paziente è intervenuto per allontanarlo”. Subito dopo l’aggressione, Adelaide aveva ancora evidenti i segni sul collo immortalati in foto poi divulgate sui social. Nel frattempo i carabinieri hanno identificato l’aggressore.

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