Gesto folle di un ragazzo autistico in preda ad un raptus | Famiglia sotto choc

Una enorme disgrazia è accaduta in Galles. Una ragazzina è stata uccisa dal fratello autistico dopo che i due avevano litigato. La vicenda ha gelato tutto il Paese, soprattutto dopo la notizia che la vittima aveva lasciato detto in fin di vita di voler bene alla mamma.

Il Galles è sotto shock. Il devastante accaduto finito in tragedia ha riguardato fratello e sorella: Matthew e Amanda Selby. La 15enne non è scampata alla furia micidiale del fratello autistico che, in preda ad un raptus di follia, ha ucciso la sorella.

20enne autistico in preda ad un raptus uccide la sorella
20enne autistico in preda ad un raptus uccide la sorella – AnsaFoto

Per l’assassino è stata disposta una sentenza di condanna a 5 anni di detenzione in carcere. Amanda Selby prima di morire aveva lasciato un messaggio di affetto nei confronti della mamma.

Galles, 20enne autistico uccide la sorella: la ricostruzione dei fatti

La violenta lite tra i due fratelli è avvenuta sotto lo sguardo del padre. Questi ha provato più volte a calmare i due figli, ma senza alcun esito. A quel punto Matthew si è scaraventato contro la sorella schiacciandola con tutto il suo peso. La morte sarebbe sopraggiunta per soffocamento. A nulla sono serviti i tentativi del padre di spostare da sopra la vittima il figlio.

“Dì alla mamma che le voglio bene”, queste sono state le strazianti ultime parole pronunciate da Amanda, ridotta in fin di vita. Il drammatico episodio nel parcheggio della roulotte in cui vivevano, in Galles. La famiglia risulta originaria di Ashton-under-Lyne, nella contea della Greater Manchester.

20enne autistico in preda ad un raptus uccide la sorella
20enne autistico in preda ad un raptus uccide la sorella – Pixabay

Matthew Selby condannato: la sentenza

Per l’omicidio della sorellina Matthew Selby è stato processato e condannato a 10 anni complessivi. Più precisamente 5 di reclusione e 5 di licenza stessa. Il reo ha confessato la sua responsabilità chiedendo altresì le attenuanti per i problemi di salute che lo affliggono. La richiesta non è stata accolta dal giudice, che per l’assassino ha comminato la pena nella sua interezza.

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