Caro Natale, Massimiliano Dona (Unione Consumatori) a Free.it | “Prodotti più cari rispetto a 2021”

L’Unione Nazionale Consumatori ha elaborato gli ultimi dati Istat disponibili per stilare le classifiche dei regali di Natale e dei cibi del pranzo natalizio. Finora più rincarati rispetto allo scorso anno. Ecco quanto costano alcuni degli oggetti più desiderati e alcuni dei cibi tipici di questo periodo di feste. Al quotidiano online Free.it il presidente dell’Unione Nazionale Consumatori Massimiliano Dona.

Friggitrici ad aria, macchine per il caffè, ma anche frutta secca, spumanti, panettoni. Nel corso di quest’anno, complice la guerra in Ucraina, le speculazioni e l’inflazione, i prezzi sono raddoppiati su quasi tutti i prodotti. E ovviamente anche per i regali di Natale i budget da mettere in previsione sono più alti. Ma quanto? Quanto spenderemo in più? E quanto sono aumentati i singoli prodotti? Ecco un elenco per provare a ragionare sulle prossime spese.

Caro Natale
Caro Natale, Massimiliano Dona (Unione Consumatori) a Free.it | “Prodotti più cari rispetto a 2021, frutta fresca + 19% e poi…”

Cosa ci dice la classifica sugli aumenti che avete stilato?

 “Per la top 30 dei regali al 1° posto le Macchine da caffè in cialde o capsule che rispetto a un anno fa costano il 25,9% in più. Al 2° posto i Film in dvd che salgono del 23,6%. Medaglia di bronzo per Macchine fotocamere e videocamere che aumentano del 20,2%. Se si vuole regalare una Friggitrice ad aria o un forno a microonde si sborsa l’11,6% in più rispetto al 2021.

Al quinto posto la Telefonia fissa, con +11,5%. I Gioielli saranno anche per sempre, ma per averli ora si spende un supplemento del 9,4%. In settima posizione le Centrifughe, +8,8%. Non ci si salva neanche se vogliamo cavarcela con un Fiore o una pianta, per la quale dovremo sborsare un extra dell’8,7%. Le Penne sono più da Comunione e da festa di laurea che da Natale, ma chi opta per questa soluzione dovrà pagare una maggiorazione del 6,8%”.

Come prosegue la lista?

“Chiudono la top ten le creme, dopobarba, deodoranti, rossetti, fondotinta, mascara, profumi che segnano un rialzo del 6%. Seguono lampade (+5,7%), biciclette (+5,2%), Piatti e tazzine (13°, +5%), pentole e strumenti musicali (+4,8% per ambedue). Una tovaglia natalizia è un classico, ma la pagheremo il 4,7% in più. Poi frullatore a immersione, macchina impastatrice (16°, +3,9%), Indumenti per uomo (+3,4%). Computer desktop, computer portatile, notebook, tablet (18°, +3,3%), indumenti per donna (+3,2%). Chiudono la top 20, guanti, cravatte, cinture con +3%. Si segnalano gli aumenti contenuti, almeno per ora, delle calzature (per donna +2,1%, per uomo +0,4%) e dei Giocattoli (25°, +1,8%). Addirittura, in deflazione i libri di narrativa (-2,2%) e la telefonia mobile che chiude la top 30 con -5,6%”.

Per quanto riguarda, invece, i cibi tipici delle feste?

“Per la top 20 annua dei cibi e delle bevande tipiche del pranzo o del cenone di Natale vince la frutta fresca esotica che, non si capisce come mai, cerchiamo per le festività e che sale del 19,3% rispetto a un anno fa. Medaglia d’argento per il Pollame che vola del 18%. Sul gradino più basso del podio i Formaggi, +16,8%.

Caro Natale, Massimiliano Dona (Unione Consumatori) a Free.it | “Se proviamo a non cucinare e cerchiamo di cavarcela con piatti pronti, la pagheremo cara…”

Anche se di solito avanzano, non mancano i contorni. In particolare, per alcune ricette regionali non possono non esserci Carciofi (abbacchio al forno) e Patate (pesce stocco) che rincarano, rispettivamente, del 16,2% e del 16,1%”.

Caro Natale
Caro Natale, Massimiliano Dona (Unione Consumatori) a Free.it | “Se proviamo a non cucinare e cerchiamo di cavarcela con piatti pronti, la pagheremo cara…”

Molti in questi giorni di festa, con parenti e amici, preferiscono non cucinare. Ma scelgono di comprare piatti pronti. Quanto costerà?

“Se proviamo a non cucinare e cerchiamo di cavarcela con piatti pronti, la pagheremo cara: +15,7%. I Dolci non possono mancare, anche per i regali, ma quelli confezionati lievitano del 13,8%, collocandosi al 7° posto. Segue il Pane fresco, molto gettonato per via degli affettati, che registra un +13,3%. In 9° posizione il primo forse più gettonato, ravioli, tortellini, cappelletti e agnolotti che aumentano del 12,5%. Poi altri secondi tipici di ricette regionali, la carne bovina che chiude la top ten con +8,6%, seguita a stretto giro da quella ovina con +8,5%.

Gli Affettati, al 12° posto, ci costeranno l’8,2% in più rispetto allo scorso anno, ex aequo con il pesce fresco. Non va bene neanche per chi, come antipasto, prende Polpi o gamberi o cucina cozze e vongole: +7,5%. Se vogliamo brindare con uno Spumante o pensiamo di regalarlo dovremo sborsare il 6,7% in più. Seguono Frutta secca (17*, +6,4%), vini e Liquori che salgono, rispettivamente, del 6% e del 5,3%. Chiude la top 20 il cioccolato, con +3,6%”.

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