Mbappè tra ricchezza e talento, il campione francese sorprende i cronisti in conferenza stampa: l’orologio al polso è da re, quanto vale.
Kylian Mbappè trascina la Francia. Il campione del PSG protagonista ai Mondiali con i suoi colpi e un talento che fa scuola. La situazione è particolare, il fuoriclasse vuole prendere quel treno che non è riuscito ad acciuffare in altre occasioni. Essere al centro della scena in un Campionato del Mondo è possibile in tanti modi: il ragazzo fa il suo in campo, ma non si accontenta.
Il Mondiale in Qatar rappresenta anche la parabola discendente di Cristiano Ronaldo, per questo l’attaccante vuole approfittarne. Sa benissimo che lui e Neymar, per ragioni diverse, sono al centro della scena. Defilato Messi che preferisce concentrarsi sul campo: la Pulce, eventualmente, darà spettacolo dopo. Quando e se ci sarà qualcosa da dire, magari per commentare una bella vittoria. Anche l’argentino, però, sa che questo per lui sarà l’ultimo ballo. Poi la storia parlerà per loro: CR7 e Leo. Due facce della stessa medaglia ormai leggermente opaca.
Mbappè, l’orologio del campione conquista i flash dei fotografi
Ora tocca a Mbappè e Neymar. O Haaland. Corsa a tre non solo al Mondiale, ma in una consuetudine che esula dagli equilibri del Qatar senza però evitare di coinvolgerlo. Sicuramente la vetrina Mondiale aiuta a qualsiasi livello: bene o male purché se ne parli. Così, se nelle precedenti occasioni era Ronaldo a dare spettacolo (celebre il siparietto con la Coca-Cola), ora tocca al francese dai piedi magici. Mbappè si presenta in conferenza stampa per parlare con i giornalisti.
Al polso un orologio da nababbo: classe, ricchezza e professionismo ostentati con la naturalezza di un doppio passo. Eleganza, priorità, status symbol. C’è tutto nei diamanti che accompagnano la corona dell’oggetto: precisamente un Hublot, modello dell’azienda di cui è testimonial. Valore di mercato: 50.000 euro, partendo dalla base. Il prezzo raddoppia a seconda della quantità di diamanti incastonati.
Nel caso di Mbappè troviamo una fornitura a contornare il quadrante e non solo. Non si è fatto mancare niente. L’importante era alzare il tiro: Ronaldo si è fatto bastare una bottiglietta di Coca-Cola, Mbappè ha preferito usare più polso. Alla faccia della risolutezza.
