Orrore per una 15enne schiavizzata da due amiche di famiglia. Costretta a prostituirsi con 450 clienti differenti, ben 5 uomini al giorno. Condannate con l’accusa di prostituzione minorile
Una storia di terrore e schiavitù quella accaduta a una ragazza minorenne. A quindici anni è stata costretta a prostituirsi con centinaia di clienti. I suoi aguzzini sono due donne sulla trentina, amiche di famiglia della vittima. Oggi le due sono state condannate con l’accusa di prostituzione minorile.
La pena inflitta dai giudici della quinta sezione collegiale del Tribunale di Roma è rispettivamente di sette e sei anni di reclusione. Mentre, nove persone finite a processo poiché considerati clienti della ragazza sono stati assolti per mancanza di prove. Teatro di abusi e violenze l’appartamento in affitto in via Casilina nella Capitale.
Per il legale che ha difeso le due indagate, Massimo Titi, come riporta il Messaggero: “La sentenza è assurda. Non c’è stato sfruttamento perché la ragazza è venuta in Italia sapendo che si sarebbe prostituita e nessuno l’ha costretta”. La minorenne originaria della Romania, era stata aiutata dalle due 30enni ad arrivare in Italia con la promessa di farla lavorare.
15enne schiavizzata dalle amiche di famiglia: costretta a prostituirsi con 5 clienti diversi al giorno
I fatti risalgono a sei anni fa quando le due amiche di famiglia accusate di prostituzione minorile, avevano aiutato la 15enne a trasferirsi in Italia dalla Romania. Le due donne avevano promesso alla ragazza un posto di lavoro con il quale la giovane avrebbe potuto sostenere la famiglia nel suo Paese.
Ma la minore di certo non si aspettava quel genere di lavoro. Costretta ad avere rapporti sessuali con ben 5 uomini diversi al giorno per un totale di 450 clienti in pochi mesi. A scoprire il giro di prostituzione sono stati gli agenti della Polizia di Stato del Commissariato di Tor Pignattara trovando online le foto della ragazza in lingerie e con il volto oscurato. Da quel momento le indagini sono partite. Dalle prime informazioni giunte agli inquirenti emerge che l’adolescente era arrivata a Roma nel 2016 con la promessa che avrebbe fatto la babysitter. Invece, la giovane è stata costretta a prostituirsi.
Le sue aguzzine l’avevano ridotta in schiavitù, costringendola ad avere rapporti sessuali a pagamento con persone trovate online. Non contente, le due si nascondevano nell’armadio di casa obbligando la minore a tenere il cellulare in vivavoce mentre aveva rapporti sessuali. I poliziotti sono intervenuti fingendosi clienti. Una volta preso l’appuntamento, gli agenti sono entrati nell’appartamento trovando profilattici e biancheria intima. In casa c’erano anche le due sorelle e la madre della ragazza. Quest’ultima arrivata in Italia in visita dalla figlia era ignara di tutto. Le due 30enni sono state arrestate e poi condannate.