Qatar 2022, finita la febbre Mondiale: spalti vuoti e tifosi “finti” | VIDEO

Qatar 2022, il Mondiale delle polemiche rischia di finire nel dimenticatoio. Le partite di calcio giocato non interessano e fanno discutere.

Qatar 2022, la tempesta non si placa. Le polemiche sul Campionato del Mondo ne pregiudicano anche l’inizio: l’impatto con l’edizione odierna del Mondiale non è dei migliori. Anzi: sembra essere proprio non pervenuto. La partita inaugurale tra Qatar ed Ecuador ha lasciato più dubbi che speranze. I padroni di casa perdono amaramente: 2-0 il risultato, ma la prestazione è quella che resta.

Qatar fine febbre Mondiale
Qatar, la febbre Mondiale è già alla fine (ANSA)

La squadra ospitante non riesce a fare neanche un tiro in porta. Segno che il Qatar arriva mal disposto a quest’appuntamento: la volontà c’era anche, ma non è bastata. Inoltre, nonostante le polemiche e relative proteste sui diritti umani, hanno pensato di giocare nella speranza che i tifosi rimuovessero il malcontento una volta che le squadre sarebbero scese in campo. Così non è stato. Al 60′ gli spalti erano già mezzi vuoti: le persone non sopportano gli incontri, l’interesse è relativo e gli sponsor ne risentono.

Qatar 2022, spalti vuoti e fake news: il caso dei tifosi fa discutere

Un vero e proprio effetto boomerang di cui si pagano le conseguenze: iniziano a girare strane voci, non solo sull’attendibilità degli incontri (recenti le accuse di corruzione) ma anche sull’effettiva volontà dei tifosi di partecipare. Sembra, infatti, che il Qatar paghi le persone per popolare le tribune.

Qatar Mondiale in RAI
I Mondiali dividono i tifosi (ANSA)

Su Telegram girano prove video che spopolano nelle chat di cronisti del luogo e non solo. I tifosi dell’Ecuador sembrano comparse che cantano a comando. Le indiscrezioni si mescolano e mettono in dubbio la veridicità. Anche in merito al divieto della birra (che c’è) e il coro dei tifosi che chiedono considerazione, sembrerebbe ci sia qualche riserva.

Tra scetticismo e fake news, il Mondiale prende corpo ma non impatta altrettanto bene. Ancora tanti gli interrogativi da risolvere. Il mese di calcio parte in salita: la strada è lunga e difficile. Al momento pare complicato gettarsi alle spalle questa complessa e controversa pagina di sport, in cui – è evidente – in ballo non c’è solo il pallone.

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