21enne ucciso in un agguato: il killer ha 17 anni | Una storia di ricatti e soldi

Un 21enne è stato ucciso nel pomeriggio di ieri domenica 27 novembre, in un agguato compiuto a con colpi di arma da fuoco. Oggi la confessione del killer 17enne

Un giovane di 21 anni è stato ucciso in un agguato con un’arma da fuoco in un giardino pubblico in via Saragat, a Foggia. Sul posto Poliziotti e Carabinieri che in poco tempo hanno identificato la vittima. 

Agguato in un parco, ucciso 21enne a colpi di pistola

Il delitto è accaduto nelle prime ore serali di eri, domenica 27 novembre. Secondo una prima ricostruzione dei fatti, il 21enne intorno alle 18,30 è stato rincorso nel parco antistante l’ingresso posteriore della parrocchia Beata Maria Vergine.

Poi la tragedia, cinque colpi d’arma da fuoco hanno raggiunto il ragazzo uccidendolo sul colpo. Subito dopo i primi rilievi è stato identificato il nome del ragazzo. Si tratterebbe di Nicola Di Rienzo morto sotto i colpi di una pistola calibro 22. 

21enne ucciso in un agguato: la confessione del killer 17enne | “Voleva che rubassi per lui”

Sin da subito le indagini si sono concentrate su un 17enne che dopo il delitto è stato sottoposto a un lungo interrogatorio in questura. Un’ora e mezza di domande e di risposte hanno portato gli inquirenti ha individuare nel 17enne l’assassino del 21enne.

Agguato a Foggia, in questura un 17enne sospettato dell’omicidio

Così il giovane killer, presentatosi in Questura di sua spontanea volontà, ha giustificato l’omicidio con parole dure: “Voleva che io rubassi per lui altrimenti gli avrei dovuto dare 500 euro al mese”. La confessione è arrivata davanti la pm Gianna Maria Nanna. Il minore ha ammesso di aver sparato cinque volte alla vittima Nicola di Rienzo.

Secondo la deposizione del 17enne Nicola avrebbe più volte minacciato sia lui sia la sua famiglia se non avesse provveduto a dargli quello che chiedeva, ovvero i soldi della refurtiva. Le richieste di denaro sarebbero diventate più insistenti soprattutto negli ultimi giorni.

Così, il 17enne dopo ripetuti rifiuti, ieri pomeriggio, ha accettato di incontrare Di Rienzo. Il minorenne temeva che il 21enne lo accoltellasse e per questo si è presentato all’incontro munito di una calibro 22 che, secondo quanto da lui stesso dichiarato, avrebbe trovato in una campagna tempo prima. L’appuntamento sarebbe poi degenerato in una discussione dai toni accesi e a quel punto il 17enne gli avrebbe mostrato l’arma ma solo per intimorirlo. Di Rienzo, a quel punto avrebbe tentato di sottrargli la pistola. Da quel momento, l’inseguimento e gli spari esplosi dal 17enne che hanno raggiunto il torace e la schiena del 21enne uccidendolo. Dopo l’agguato, il killer è salito sul suo scooter e si è recato in questura per confessare il delitto.

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