Manovra Meloni, dall’Iva sul cibo al Reddito di cittadinanza: stipendi e pensioni | Cosa cambia

Il governo guidato da Giorgia Meloni si appresta ad affrontare la nuova manovra economica: i punti salienti le questioni da risolvere. Tutti i dettagli. 

Il caro bollette è un problema da affrontare sin da subito per il governo Meloni e adesso la politica nazionale è intenzionata a varare la manovra, con tanto di intervento tempestivi per evitare ulteriori aumenti. Di fatto, però, la nuova maggioranza vorrebbe anticipare alcuni questioni.

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Manovra Meloni, dall’Iva sul cibo al Reddito di cittadinanza: stipendi e pensioni | Cosa cambia

Lunedì 21 o martedì 22 novembre 2022 si terrà il Consiglio dei ministri, da qui le possibilità novità sul fronte dei provvedimenti da adottare. Diverse le questioni analizzate, in particolare sul fronte delle tasse. La legge di bilancio va approvata entro il 31 dicembre di ogni anno, così da scongiurare l’esercizio provvisorio di bilancio.

Manovra, governo Meloni a lavoro | Tutte le novità

Sembrerebbe non esserci spazio per l’ipotesi di uno scudo fiscale sul fronte dei capitali rientrati in Italia e in arrivo dall’estero. Novità invece per quel che riguarda le cartelle esattoriali fino al 2015. La prossima legge di bilancio metterà a disposizione qualcosa come 31 miliardi di euro, 21 saranno però utilizzati per combattere l’aumento dei prezzi dell’energia, così da abbattere il costo delle bollette.

Manovra governo Meloni
Manovra, governo Meloni a lavoro | Tutte le novità

Il governo sarebbe comunque pronto a reperire ulteriori risorse derivate dai fondi europei non spesi. Si tratta di una somma che oscilla fra 5 e 7 miliardi non ancora autorizzati dall’Unione europea. Tutti gli interventi devono essere ancora definiti, resta in piedi la possibilità che per gli importi sotto i mille euro si arrivi allo stralcio. In caso contrario, invece, potrebbe verificarsi un pagamento ridotto. Per quelli più alti, invece, è prevista riduzione sul fronte sanzioni, interessi al 5%.

Caro bollette

Come già detto saranno 21 i miliardi di euro messi in campo per fronteggiare il caro bollette. L’energia è uno dei più grandi problemi, da qui un intervento d’urgenza per coprire le spese in arrivo. L’esecutivo guidato da Giorgia Meloni predica “prudenza e calma” in vista di una legge di bilancio che, però, punta anche ad altro. Sostegni anche a famiglia (circa un miliardo), così come supporto alle fasce più deboli.

Iva azzerata e pensioni

La manovra prevede azzeramento o riduzione dell’IVA per prodotti come pane, latte, pasta, prodotti per l’infanzia e assorbenti. Previsto calo imposta al 5% su prodotti, così come taglio del cuneo di tre punti. Disposto anche un accorgimento sul fronte pensioni con quota 103: per andare in pensione basterà avere un’età anagrafica di 62 anni con 41 di contributi.

Reddito di cittadinanza e questione superbonus

L’intenzione sul reddito di cittadinanza è quello di adottare cambiamenti adeguati, con tanto di misura per limitare il sussidio ai residenti in Italia, ma soltanto a determinate e precise condizioni. Sul fronte superbonus, invece, l’intenzione sarebbe quella di scendere dal 110 al 90%, così da rafforzare controlli ed evitare truffe ai danni dello Stato.

Pace fiscale e assegno unico

Aumento dell’assegno unico a partire da gennaio 2023, con tanto di raddoppio soltanto per nuclei composti da 4 o più figli, 100 euro in più per chi ha gemelli. L’assegno familiare è uno degli argomenti più discussi, a breve si scioglieranno le riserve. Per i crediti fiscali è previsto l’annullamento delle cartelle esattoriali fino a mille euro. Dai mille a 3mila è previsto abbassamento sanzioni, con possibilità di dilazionare.

Flat tax e Amazon tax

Prevista la flat tax con soglia estesa da 65 a 85mila euro, in arrivo tassa incrementale in base ai redditi del precedente triennio. La decisione varrà soltanto per gli autonomi, sul fronte dipendenti si andrà ad una riduzione delle tasse sulla questione premi di produttività. Prevista anche una tasse sulle consegne a domicilio, così da incentivare il commercio di prossimità.

Stipendi

Le somme aumentano in proporzione agli stipendi. Per il reddito fino a 12mila euro all’anno è previsto un taglio di 360 euro (+30 euro ogni mese). Per chi ha un reddito di 15mila euro è previsto l’incremento di 450 euro annui, 600 (20mila euro), 750 fino a 25mila euro e 1.050 euro per stipendi fino a 35mila euro annui.

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