Qatar 2022, il portavoce FIFA fa coming out in diretta e difende il Mondiale

Manca pochissimo per il Mondiale di Qatar 2022 ed è tempo di coming out in casa FIFA: perché l’annuncio giunto in diretta dal Paese riluttante agli omosessuali apre nuovi scenari.

Prenderanno il via domenica 20 novembre 2022 i Mondiali di Qatar. Basta un annuncio in conferenza stampa per aprire il dibattito. Il Paese ospitante reputa l’omosessualità al pari di un crimine, ora però dal fronte FIFA arriva un annuncio inaspettato. A parlarne è Bryan Swanson, responsabile relazioni con i media della Federazione.

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Mondiali Qatar, portavoce FIFA fa coming out in diretta | Il commento di Infantino

Sono qui in Qatar e sono gay“, ha ribadito in diretta. Presente anche Gianni Infantino che ha ascoltato il commento rilanciato da Swanson. L’uomo attivo nel campo della comunicazione ha approfittato dell’evento di portata mondiale per lanciare un messaggio che vada al di là di qualunque retorica, specialmente in vista dei campionati del mondo e della fantomatica “tolleranza” a tempo in Qatar.

Mondiale Qatar 2022, coming out in diretta | Il gesto di Swanson davanti a Gianni Infantino

Proprio Swanson ha deciso di prendere la parola per difendere Gianni Infantino, presidente della FIFA, con tanto di annuncio sulla. “Ho visto critiche provenienti in particolare dalla comunità LGBTQ+. Sono seduto qui in una posizione privilegiata su un palcoscenico globale come uomo gay in Qatar. Solo perché Gianni Infantino non è gay, non significa che non gli importi“, ha ribadito Swanson.

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Mondiali Qatar, coming out in diretta | Il gesto di Swanson davanti a Gianni Infantino

“Alla Fifa ci prendiamo cura di tutti. Siamo un’organizzazione inclusiva. Ho diversi colleghi gay. Sono pienamente consapevole del dibattito e rispetto pienamente il diritto degli altri a pensarla diversamente. Capisco. Ma so anche per cosa stiamo combattendo“, continua il commento del responsabile dei rapporti con i media della FIFA.

Bryan Swanson e il messaggio di Infantino

Swanson ha 42 anni ed è un ex reporter di Sky che cura le relazioni fra la FIFA e i media dal 2021. “Oggi ho sentimenti forti. Oggi mi sento qatarino, mi sento arabo, mi sento africano, mi sento gay, mi sento disabile, mi sento un lavoratore migrante“, ha ribadito Infantino. Proprio questi temi, cioè omosessualità e lavoratori migranti morti sul lavoro, sono questioni che hanno causato non poche polemiche.

Il Qatar ha dato il benvenuto a tutti, pur dichiarando di dover mantenere un comportamento adeguato durante il soggiorno. “So cosa vuol dire essere discriminato, molestato, in quanto straniero. Da bambino sono stato discriminato (in Svizzera), perché avevo i capelli rossi e le lentiggini: io ero italiano e parlavo male il tedesco“. Ancora una volta Infantino ha ribadito che tutti saranno accolti senza discriminazioni, ma già dover precisare questa situazione è segno evidente di un Paese che impone legge contro i rapporti sessuali fra persone dello stesso sesso.

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