Killer con l’arco, chi è l’uomo che ha scoccato la freccia | Il profilo di Evaristo Scalco

Chi è Evaristo Scalco, l’uomo che ha scoccato la freccia che ha ucciso Javier Miranda Romero. Marinaio esperto e maestro d’ascia: il ritratto dell’assassino.

Arciere, mago del legno e lupo di mare. Ma Evaristo Scalco oggi è solamente l’uomo che ha ucciso Javier Miranda Romero trafiggendolo con una freccia scagliata con una balestra da un palazzo in vico Archivolto de Franchi, nel centro di Genova. Il profilo del 63enne italiano arrestato per omicidio.

Evaristo Scalco
Killer con l’arco, chi è l’uomo che ha scoccato la freccia | Il profilo di Evaristo Scalco

All’apparenza una persona normale. Un uomo tranquillo, appassionato di musica e gran lavoratore. Chi lo conosce lo descrive come un professionista eccezionale, maestro d’ascia e un marinaio con esperienza ultradecennale, stimatissimo nell’ambiente. Al punto tale da da essere chiamato addirittura a lavorare sulle “Kirribilli”, le due barche a vela dell’architetto Renzo Piano, a Genova.

Scalco, 63 anni, è nato a Cittiglio ma risiede a Laveno, sul lago Maggiore, dove ha una compagna che frequenta poco perché impegnato a girare il mondo a causa del suo lavoro. Si era trasferito a Genova da circa un mese, in un appartamento al primo piano di un palazzo antico, messo a disposizione da un amico. Per questo erano in pochi a conoscerlo in piazzetta Defranchi.

Evaristo Scalco, la cena con i colleghi e qualche bicchiere di troppo prima dell’omicidio

Il giorno prima dell’omicidio era tornato da Malta su una barca a vela trasferita a Genova. E la sera della tragedia era andato a cena con dei colleghi. Forse qualche bicchiere di troppo ma i Carabinieri giunti sul posto subito dopo il folle gesto hanno riferito di un uomo lucido e presente a sé stesso.

Evaristo Scalco
Evaristo Scalco, la cena con i colleghi e qualche bicchiere di troppo prima dell’omicidio

Considerato un mago nel suo lavoro, uno che con il legno ci sa fare. Ed è proprio con le sue mani che ha costruito tre archi e una trentina di frecce sequestrate dalle Forze dell’Ordine durante la perquisizione in casa sua. Negli ultimi anni si era distinto anche per l’attività di volontariato svolta con la Protezione Civile di Laveno. Soprattutto durante il duro periodo di emergenza pandemica si era adoperato per consegnare a chi ne aveva necessità mascherine e generi di prima necessità.

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