In casa PSG scatta letteralmente il panico per una vicenda che riguarda il presidente Nasser Al-Khelaifi. Cosa rischia e qual è il dettaglio che fa tremare tutto.
Al-Khelaifi è al centro di una indiscrezione controversa che riguarda anche i Mondiali del Qatar in programma il prossimo mese di novembre. La vicenda riguarda il presidente del Paris Saint Germain, con tanto di inchiesta da parte del quotidiano Libération. Tutto è ancora da accertare e per questo occorre fare massima attenzione.
Il presidente qatariota deve difendersi da accuse circostanziate e che riguardano un’inchiesta dai contorni tutti da chiarire. Mancano meno di due mesi all’avvio dei campionato del mondo che partiranno da Doha, ma la tensione è già alle stelle. Uno dei membri della famiglia dell’emiro al-Thani è infatti invischiato in una situazione controversa.
Il giornale francese ha parlato delle presunte “sevizie subite da Tayeb B, cittadino franco-algerino vicino ai repubblicani francesi: l’uomo che sapeva troppo“, si legge su Libèration. Le indagini sarebbero partite ad inizio 2020 con un uomo fermato nella capitale del Qatar. “Prove potenziali di azioni di corruzione nella controversa attribuzione del Mondiale 2022, fatti di lavoro dissimulato, testimonianze riguardanti la vita privata del presidente del Psg nella capitale francese. Al termine di una dura detenzione viene liberato, solo dopo aver consegnato i documenti agli avvocati di Al-Khelaifi. Un caso che solo la giustizia francese potrà risolvere“, continua il quotidiano Libération.
Proprio sul giornale sarebbero state rilanciate prove di potenziali atti di corruzione per l’attribuzione al Qatar del prossimo campionato del mondo. Gli avvocati del presidente Al-Khelaifi avrebbero ottenuto, da una persona ben informata, alcuni documenti “compromettenti” in seguito ad un periodo di detenzione nel carcere di Doha. Si parla di una chiavetta USB che conterrebbe documenti alquanto imbarazzanti.
Nel frattempo lo studio legale del presidente del PSG sarebbe venuto in possesso di questo materiale precedente posseduto da Tayeb B. A tal riguardo, inoltre, si sarebbe raggiunto un accordo di riservatezza, con tanto di penale fissata a circa 5 milioni di euro. Proprio Libération avrebbe chiesto l’intervento delle autorità, così da accertare l’esatta dinamica della vicenda. E pensare che per i Mondiali di Qatar manca veramente poco, ma i pericoli sono dietro l’angolo e incombono a poca distanza dall’avvio della manifestazione calcistica.
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