Bonus 200 euro, firmato il Decreto anche per autonomi con partita Iva | Come richiedere l’incentivo

Gli autonomi con partita Iva potranno richiedere a breve il Bonus 200 euro. Ha dichiararlo il ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali Andrea Orlando. Il decreto attuativo è stato firmato. Le modalità per fare domanda

È stato firmato il decreto attuativo introdotto dal Decreto Aiuti (art. 33, D.L. 17 maggio 2022, n. 50) che disciplina le modalità per l’erogazione del bonus 200 euro una tantum anche per i lavoratori autonomi e i professionisti con partita Iva.

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Bonus 200 euro, firmato Decreto anche per autonomi con partita Iva, come richiedere l’indennizzo (Pixabay)

Il ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Andrea Orlando, ne dà conferma sottoscrivendo i criteri per richiedere l’indennizzo. Ecco cosa c’è da sapere e come inoltrare la domanda all’Inps.

Bonus 200 euro, firmato il Decreto anche per autonomi con partita Iva | I requisiti

A breve anche i lavoratori autonomi con partita Iva potranno usufruire del bonus 200 euro. Il ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Andrea Orlando ha firmato il decreto attuativo anche per gli autonomi iscritti alle gestioni previdenziali dell’Inps e ad altri enti gestori di forme obbligatorie di previdenza e assistenza.

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Bonus 200 euro, come richiedere l’indennizzo anche per gli autonomi con partita Iva, firmato Decreto (Ansa)

I criteri per poter beneficiare dell’indennizzo sono diversi. Anzitutto, per fare domanda sarà necessario non aver superato la soglia dei 35mila euro di reddito complessivo nel 2021, risultare iscritti agli enti previdenziali e avere avviato la partita Iva entro lo scorso maggio. Infine, aver versato almeno una volta i contributi.

Come presentare la domanda

Per ricevere il bonus una tantum di 200 euro, gli autonomi con partita Iva dovranno presentare domanda al proprio ente previdenziale, rispettando i termini predisposti dai singoli Enti previdenziali.

Nel decreto firmato dal ministro Orlando viene precisato, come riporta anche Skytg24, che “l’indennità è corrisposta sulla base dei dati dichiarati dal richiedente e disponibili all’ente erogatore al momento del pagamento ed è soggetta a successiva verifica, anche attraverso le informazioni fornite in forma disaggregata per ogni singola tipologia di redditi dall’amministrazione finanziaria e ogni altra amministrazione pubblica che detenga informazioni utili”.

Come si legge nel Decreto Aiuti Bis, per finanziare la misura economica sono stati stanziati in totale 600 milioni di euro. Il decreto è già stato trasmesso al Ministero dell’Economia e delle Finanze. Secondo quando previsto dal Decreto Aiuti, la norma di legge sarebbe dovuta essere già attiva non oltre lo scorso 17 giugno 2022.

Considerata la moltitudine di beneficiari, circa tre milioni di professionisti autonomi, è stato necessario rifinanziare i fondi messi a disposizione inizialmente per questa categoria di lavoratori. Di conseguenza, si sono allungati i tempi tecnici per l’attuazione definitiva del decreto, almeno fino ad oggi.

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