Whatsapp, Zuckerberg l’ha fatto ancora: privacy nel mirino | Attenzione agli screenshot: l’annuncio è sconvolgente

Whatsapp cambia ancora. In arrivo tre nuove funzionalità che sconvolgeranno la privacy, sempre più nel mirino del CEO e fondatore di Meta, Mark Zuckerberg

L’annuncio degli imminenti cambiamenti riguardano la privacy del social più usato, Whatsapp. A darne notizia con un post su Facebook il CEO e fondatore di Meta, Mark Zuckerberg.

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Whatsapp, Zuckerberg annuncia novità sul social, nel mirino la privacy (Pixabay)

A breve l’attenzione sarà posta sui gruppi Whatsapp  – ma non solo – dove al centro del mirino, inconfutabile, spunta rigorosa la privacy. Cosa cambierà nelle conversazioni e a cosa prestare particolarmente attenzione da oggi in poi? Ecco quello che c’è da sapere.

Whatsapp, il post di Zuckerberg allarma gli utenti | Le 3 funzionalità in arrivo sul social

Con un post pubblicato su Facebook, il proprietario di Whatsapp Mark Zuckerberg annuncia nuovi cambiamenti sul social. Al centro del mirino sempre lei, la privacy.

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Whatsapp, Mark Zuckerberg allarma gli utenti con le nuove funzioni che riguardano la privacy (Pixabay)

Il CEO di Meta – la società madre di Facebook, Instagram e Whatsapp – Mark Zuckerberg ha deciso di svelare le tre nuove funzionalità presenti sul social che serviranno a tutela della privacy delle persone che useranno Whatsapp.

Così il proprietario di Facebook attraverso Whatsapp offrirà agli utenti un maggiore controllo sulle conversazioni nonché elevati livelli di protezione mentre si inviano e ricevono messaggi.

Nello specifico, le 3 nuove funzioni che da oggi in poi saranno attive sulle chat Whatsapp prevedono che:

  1. si potrà uscire dalle chat di gruppo senza necessariamente avvisare tutti i partecipanti;
  2. decidere chi può vedere quando si è online;
  3. impedire gli screenshot dei messaggi visualizzabili una sola volta.

Ma Mark Zuckerberg non si ferma qui e nel suo post comunica agli utenti: “Continueremo a creare nuovi modi per proteggere i vostri messaggi e mantenerli privati e sicuri come nelle conversazioni di persona”.

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