14enne pestata per la quarta volta dagli stessi bulli | La perseguitano dal 2020. Nessuno riesce a fermare il branco

Quattro denunce in sei mesi, fatte dalla famiglia di una 14enne per le continue aggressioni da parte di un gruppo di bulli. Nessun risultato  se non l’ennesimo pestaggio per la ragazzina martedì scorso. 

Non c’è pace per Marta, un nome di fantasia per descrivere una normale 14enne presa sotto mira dal 2020 da un gruppo di bulli che a quanto pare non si riesce a fermare.

14enne pestata per la quarta volta dagli stessi bulli (foto rete)

Attualmente lei e la sua famiglia sono alla quarta denuncia in sei mesi presentata ai carabinieri che purtroppo non ha sortito nessun effetto anzi, martedì scorso l’adolescente è stata nuovamente picchiata. Un vero e proprio accanimento contro di lei, una persecuzione che sembra non avere fine e per lei un incubo da cui non riesce a svegliarsi. 

L’ultimo episodio, martedì scorso quando la ragazzina è stata picchiata a sangue mentre si trovava nel bagno delle giostre. Molto probabilmente una spedizione punitiva organizzata. L’hanno aspettata al bagno, due incappucciati e uno a volto scoperto. È stato il ragazzo senza cappuccio a picchiarla con calci e pugni all’addome, e Marta lo ha riconosciuto come uno dei giovani che già l’aveva aggredita vicino alla scuola e che aveva denunciato.

14enne pestata per la quarta volta dagli stessi bulli. Il nuovo raid

L’hanno buttata a terra, mentre la ragazza chiedeva di essere lasciata in pace, ma loro, non l’hanno ascoltata. Il giovane ha continuato a picchiare duro. Fino a quando non sono arrivati gli della ragazzina, che avevano finito un giro sulle giostre a Torvaianica e hanno soccorso l’amica.

14enne pestata alle giostre (foto rete)

Gli aggressori sono scappati. Portata in ospedale è stata dimessa con la prognosi di una settimana. A lasciarla alle giostre era stata la mamma, preoccupata per lo stato psicologico dell’adolescente. Sta dimagrendo tanto, è giù. Un altro colpo arrivato a ciel sereno. È assurdo, le minacce erano finite e non eravamo in allerta Non so più cosa dire, qualcuno mi spieghi cosa sta accadendo. Spero che gli investigatori siano celeri, dobbiamo aspettare che accada qualcosa di più grave? Da febbraio non so come sono finite le mie denunce “.

Proprio lo scorso febbraio, Marta era stata prima perseguitata dai bulli, poi minacciata con un coltello a Pomezia e infine pestata vicino alla scuola media Virgilio da una gang capeggiata da una ragazzina. Qualche giorno dopo le denunce, erano arrivate anche le minacce su Instagram. Dopo la fine della scuola, era tornata finalmente a uscire. Da settembre inizierà il liceo e si spera che nuovi amici arriveranno nella sua vita. “Era serena e adesso siamo ricaduti nel baratro” racconta la mamma “ma non mi arrendo. Stavolta sappiamo chi è con certezza“.

Le denunce e poi le minacce

Per il pestaggio del 17 febbraio, erano stati denunciati tre bulli, tra i quali una tredicenne e un undicenne. Pochi giorni dopo la ragazzina su Instagram aveva ricevuto alcune minacce: “Il coltello che ti abbiamo fatto vedere a Pomezia, te lo piantiamo“. Da quel momento in poi il silenzio, fino ad arrivare al pestaggio di martedì scorso. 

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