Abramovich, non c’è pace: colpo basso degli USA | La decisione colpisce l’oligarca

Abramovich nel mirino degli USA. L’oligarca russo sta ancora pagando la vicinanza a Putin: pugno duro degli Stati Uniti.

Abramovich braccato, prigioniero di sé stesso. L’oligarca russo sembra un esule sul territorio americano. L’uomo – da oltre 100 giorni – sta affrontando le conseguenze di una scelta fatta in gioventù che adesso assume contorni differenti: quell’amicizia con Putin, protratta anche in ambito bellico, non giova al miliardario.

Abramovich USA
Abramovich, pugno di ferro degli USA (ANSA)

Il russo ci ha già rimesso casa (in parte), squadra (il Chelsea, che non è più suo) e diverse società: un crollo finanziario annunciato da quando l’Inghilterra ha deciso di iniziare a colpire con le sanzioni. Stesso metro di giudizio americano: Biden si adegua al collega Johnson e non perdona Abramovich colpendolo dove fa più male. America e Inghilterra, fuoco incrociato al portafogli.

Abramovich, gli USA non perdonano: il provvedimento contro l’oligarca

Nello specifico, gli Stati Uniti gli hanno sequestrato due aerei: un Boeing 787-8 Dreamliner e un Gulfstream G650ER che, secondo quanto riportano i procuratori federali, avrebbero fatto rotta in Russia violando le restrizioni sulle esportazioni degli USA dopo lo scoppio del conflitto ucraino. Una bella gatta da pelare per Roman Abramovich che sembra essere costretto – come già successo in passato – ad arrendersi all’evidenza. I fatti risalgono a Marzo scorso.

Abramovich USA
L’oligarca russo nel mirino dell’FBI (ANSA)

Le recenti ricostruzioni inchiodano l’oligarca con tanto di geolocalizzazioni: il Boeing – dal valore commerciale di 350 milioni di dollari – sarebbe “parcheggiato” a Dubai. Mentre il Gulfstream, attualmente, si trova in Russia. L’FBI afferma che Abramovich controllerebbe i due aerei con l’aiuto di Shell Companies: il sito Cncb riporta che, qualora i fatti dovessero essere confermati e avvalorati da ulteriori prove, le conseguenze per Abramovich sarebbero piuttosto pesanti. L’oligarca russo al centro delle indagini.

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