Fabrizio Corona, lascia i domiciliari: volontario in comunità | Così finirà di scontare le condanne

Il Tribunale di Sorveglianza ha stabilito che l’ex re del paparazzi non sia più agli arresti domiciliari. Potrà uscire di casa e lavorare, ma dovrà rispettare diverse regole. 

Un passo in più verso la normalità per Fabrizio Corona, che ha ottenuto dal Tribunale di Sorveglianza di Milano l’affidamento in prova sul territorio. Dovrà comunque proseguire il suo percorso terapeutico in una comunità di Limbiate, in Brianza dove farà anche il volontario.

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Per l’ex re dei paparazzi il fine pena è fissato a settembre 2024.

È così che l’agente fotografico sconterà i 2 anni di pena residua che lo separano dal settembre del 2024, giorno in cui tornerà libero. Le accuse al suo attivo vanno dalla truffa, alla diffamazione, dalle percosse, alla minaccia, dalla tentata evasione, al danneggiamento aggravato, a cui si aggiunge un’imputazione per resistenza e oltraggio a pubblico ufficiale. 

Adesso, grazie al provvedimento firmato dal giudice Ornella Anedda, potrà uscire di casa più liberamente e lavorare, pur rientrando entro un’ora prestabilita. Corona dovrà anche fare volontariato in una comunità terapeutica di Limbiate, in Brianza, per 4 ore alla settimana e proseguire il suo percorso rieducativo.

A deciderlo il Tribunale di Sorveglianza di Milano che ha accolto l’istanza dei legali dell’ex ‘re dei paparazzi’, gli avvocati Ivano Chiesa e Antonella Calcaterra. L’ex ‘re dei paparazzi’, inoltre,  sarà obbligato a tenere una “condotta conforme alle regole della civile convivenza”, non fare uso di sostanze stupefacenti o alcoliche, e non frequentare pregiudicati o tossicodipendenti. Pena la revoca della misura alternativa.

Corona e il suo cambio di vita

Per il Tribunale di Sorveglianza, al netto delle sue “sporadiche trasgressioni”, Corona ha saputo dare un taglio alla vita precedente, imboccando un nuovo percorso.

Corona in Tribunale Free.it 1280
L’ex ‘re dei paparazzi’ per i giudici ha cambiato vita, dando un taglio con il passato.

I fuori programma di Corona, pur da “stigmatizzare” per il giudice sono da inserire “in un quadro complessivo soddisfacente”. Con l’ex agente fotografico che ha aderito al programma terapeutico-riabilitativo pensato per lui.

Sta poi superando “il periodo critico contrassegnato dalle difficoltà di ‘stare’ nelle norme e regole”. E sta iniziando “a considerare il proprio benessere ed equilibrio come valori primari”.  Per questo gli serve una  “nuova fase di passaggio terapeutico” con l’inserimento dell’ex agente fotografico nella comunità per 4 ore a settimana, luogo dove è già stato ospitato nel suo percorso di cure e dove dovrà fare anche “attività di volontariato”. Nell’ultimo anno, conclude la Sorveglianza, non ha mai violato in maniera “grave” le prescrizioni della detenzione domiciliare.

Solo i media non vedono i progressi dell’ex ‘re dei paparazzi’

Lasciata alle spalle la sua “dipendenza patologica dai guadagni”, adesso Corona è pronto ad affrontare un nuovo capitolo della sua vita. “Il percorso rieducativo in corso da molti anni a cui si è sottoposto Corona  è molto importante. Solo chi non lo vuole capirlo dice ancora il contrario“, sottolinea il suo storico difensore, l’avvocato Ivano Chiesa, che lo assiste con la collega Alessandra Calcaterra. “Solo alcuni media si ostinano a sottolineare le presunte infrazioni di Fabrizio”, chiarisce il legale spiegando che quando Corona “ha denunciato l’ex moglie Nina Moric per avergli sottratto 50mila euro, alla fine quasi ci andava di mezzo lui”. Adesso “potrà condurre una vita più normale. Per lui è un passo avanti molto significativo”, ha concluso il legale.

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