Guerra Ucraina, Zelensky detta a Mosca condizioni per negoziati | Escalation nel Donbass: attacchi a Severodonetsk

Continuano i bombardamenti per la guerra in Ucraina e adesso spunta un appello di Kiev: quali sono le nuove condizioni dettate al governo russo. Intanto sul fronte la battaglia non si placa: il Donbass è il fronte più critico. Attacchi a Severodonetsk.  

La possibile ripresa dei negoziati di pace è vincolata però da alcune direttive ben precise da parte del governo di Zelensky. L’obiettivo di Kiev è quello di raggiungere un accordo, ma con condizioni ben precise e certe.

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Guerra Ucraina, Zelensky detta nuove condizioni per negoziati di pace | Quali sono le richieste

Dagli USA arriva intanto la notizia di un possibile invio di forze speciali a Kiev per proteggere i diplomatici americani che si trovano nell’ambasciata della capitale in Ucraina. A confermare la notizia è il Washington Post che cita fonti qualificate. “Stiamo esaminando le condizioni di sicurezza della sede diplomatica in Ucraina, ma non è stata presa nessuna decisione“, ha commentato John Kirby in qualità di addetto stampa del Pentagono.

Guerra Ucraina, Kiev teme escalation su Severodonetsk: “Può essere una nuova Mariupol”

Le richieste dell’Ucraina riguardano il cessate il fuoco e di un ritiro immediato delle truppe russe dai territori occupati. La guerra in Ucraina non si ferma e adesso fonti della polizia di Kiev parlano di bombardamenti nella regione di Donetsk: distrutti decine e decine di edifici. Gravemente danneggiate anche due scuole. Kiev è in ansia per Severodonetsk, si teme possa diventare una nuova Mariupol. L’offensiva russa nelle ultime ore è stata senza sosta, Severodonetsk sarebbe una città chiave per assumere il controllo della regione del Lugansk. La commissaria per i diritti umani del Parlamento di Kiev, Lyudmila Denisova, denuncia “Gli attacchi nemici vengono costantemente effettuati in molte aree e gli insediamenti vengono bombardati con razzi dall’artiglieria e dai sistemi aerei”.

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Guerra Ucraina, l’appello di Kiev e le condizioni imposte alla Russia | I dettagli

Nel frattempo Mykhailo Podolyak, in qualità di capo di gabinetto di Zelensky, ha parlato dell’impossibilità del cessate il fuoco senza un concreto ritiro delle forze armate della Russia dal territorio ucraino. A confermare la notizia è l’agenzia Unian. “La guerra non si fermerebbe neanche dopo aver fatto concessioni. Ci sarebbe una pausa, ma dopo un po’, dopo aver ripristinato le armi e i soldati persi, risolto gli errori e licenziati i generali, la Russia lancerebbe una nuova offensiva, ancora più sanguinosa e su scala maggiore“, ha commentato Podolyak.

Ucraina, Zelensky e il rapporto con la Polonia | Il commento

Volodymyr Zelensky ha annunciato un importante e storico accordo con la Polonia per il controllo doganale congiunto. Si tratta di una scelta che fa seguito alla visita del presidente Andrzej Duda in quel di Kiev. “Tutto questo accelererà notevolmente le procedure alla frontiera. Eliminerà la maggior parte dei rischi di corruzione. Ma è anche l’inizio della nostra integrazione nello spazio doganale comune dell’Unione europea. È davvero un processo storico“, ha evidenziato il presidente ucraino.

Noto con piacere che le relazioni ucraino-polacche sono finalmente su basi completamente pulite, sincere, senza litigi e vecchi patrimonio conflittuale. Questa è una conquista. Il risultato storico delle nostre nazioni. E voglio che la fratellanza tra ucraini e polacchi sia preservata per sempre. Come dicevo oggi ai deputati: perché la nostra unità, l’unità di Ucraini e Polacchi, sia un valore costante che nessuno violerà“, ha concluso Zelensky.

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