Pensione anticipata: come calcolarla | Le ipotesi in base a tre fasce d’età

Come calcolare la pensione anticipata in base alle fasce d’età? Ecco i calcoli e le  tre diverse ipotesi per un lavoratore di 64, 65 e 67 anni che ha guadagnato uno stipendio di 2.000 euro lordi in media ogni mese

Tra le principali novità del “pacchetto pensioni” fornito dalla legge di Bilancio n° 234/2022 (Quota 102) vi è l’introduzione, per questo anno, del trattamento di pensione anticipata per i soggetti che nel corso dell’anno raggiungano i requisiti di età anagrafica pari a 64 anni e con un’anzianità contributiva pari a 38 anni. 

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Pensione anticipata, come calcolarla in base a tre diverse fasce d’età (Pixabay)

Mentre, raggiunti i 67 anni di età e almeno 20 anni di contributi, è possibile ottenere la pensione di vecchiaia.

Ma a quanto potrebbe ammontare la pensione con 20 anni di contributi a 64, 65 e 67 anni di età? Scopriamolo con dei semplici calcoli Inps.

Pensione anticipata | Quanto vale la pensione con 20 anni di contributi a 65 anni

Se si considera uno stipendio lordo di 2.000 euro al mese, i contributi versati ogni anno raggiungono la cifra di 8.580 euro.

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Pensione anticipata, come calcolarla, tre ipotesi in base all’età (pixabay)

Così, in 20 anni si ottiene un montante contributivo (ovvero il capitale che il lavoratore ha accumulato nel corso degli anni lavorativi) di 171.600 euro. Per capire quanto potrebbe valere la pensione a 65 anni di età, bisogna valutare il coefficiente di trasformazione in pensione, che per questa età è pari al 5,22%.

Quindi, se si divide in mensilità la cifra così ottenuta si ricava una pensione di 8.958 euro annui, pari a 689 euro al mese. Ma la cifra riportata risulta essere però inferiore al minimo richiesto per accedere al pensionamento. Questo sta a significare che quindi per questo caso particolare non sarà possibile andare in pensione con 65 anni di età e 20 di contributi.

Pensione a 66 o 67 anni con 20 anni di contributi | Come calcolare

Le cose potrebbero modificarsi al raggiungimento dei 66 anni di età. In questo caso, il montante contributivo arriverebbe a 180.180 euro. Con il coefficiente di trasformazione aumentato al 5,391%, la pensione sarebbe 9.713 euro annui, ovvero 747 euro mensili. Ancora una volta, quindi, verrebbe a mancare l’importo minimo richiesto.

Mentre, ai 67 anni di età considerando che il coefficiente di trasformazione è leggermente superiore, pari al 5,575%, si avrebbe diritto a una pensione di 10.523 euro annui, cioè 809 euro al mese.

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