Gas, europarlamentare Eleonora Evi (Verdi) a Free.it | “Spingere su energie alternative. L’embargo russo è fattibile perché…”

Stop al petrolio russo, per sempre. È una delle proposte contenute nel nuovo pacchetto di misure che l’Ue sta preparando contro Mosca. La presidente della Commissione Europea Ursula Von del Layen ieri ha detto che l’obiettivo è chiaro: eliminare gradualmente la fornitura russa di petrolio greggio entro sei mesi e di prodotti raffinati entro la fine dell’anno. Ma come? È davvero possibile attuare un piano simile in Europa. Al quotidiano online Free.it Eleonora Evi, europarlamentare dei Verdi.

Ieri mattina, la plenaria del Parlamento Europeo ha presentato la sesta tranche di sanzioni contro la Russia. La misura principale è l’embargo totale del gas russo in sei mesi. Quanto è fattibile questo piano? Il rischio è di concentrarsi sulle fonti fossili per sostituire la Russia senza dare il giusto spazio alle energie alternative. Ne abbiamo parlato con Eleonora Evi, europarlamentare dei Verdi.

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Gas russo, l’europarlamentare Eleonora Evi (Verdi) a Free.it Serve spingere su energie alternative. L’embargo russo è fattibile perché…

Qual è la posizione del parlamento europeo sulla questione gas russo?

Il 7 di aprile, quindi quasi un mese fa, questo parlamento a larghissima maggioranza ha votato una risoluzione per chiedere un embargo di tutti i combustibili fossili. Quindi carbone, petrolio, gas e combustibile nucleare. Questa è la posizione politica del parlamento europeo che ha dimostrato quel coraggio che è necessario avere oggi se vogliamo smettere di finanziare la guerra di Putin.

Questa posizione si infrange di fronte ai governi e anche a una commissione europea che sta spingendo però dal mio punto di vista non tanto quanto dovrebbe e potrebbe. Noi Verdi abbiamo una posizione molto più radicale. Ma che possono dire è sostenuta dalla maggioranza di questo parlamento europeo”.

Ma a parte le fonti fossili, c’è una riflessione su fonti di energia diversa?

“Assolutamente sì. Perché le alternative ci sono. In realtà, le analisi e i dati ci dicono che noi possiamo liberarci dalle fonti fossili. Con un coordinamento migliore dell’energia a livello europeo, facendo un passo verso la migliore integrazione europea e introducendo misure per liberarci definitivamente dalle fonti fossili. Dobbiamo investire tantissimo sulla riduzione dei consumi energetici e sulle rinnovabili e su questo non c’è ancora l’ambizione necessario. Manca ancora l’attenzione che, invece, meriterebbero questi due assi portanti.

Manca il coraggio anche dalla stessa commissione europea, da cui aspettiamo con ansia il Repower Eu, dove all’interno mi auguri ci sia molto più coraggio su questi due punti cardini. Con target, obiettivi vincolanti. Perché questo è la strategia da perseguire”.

La proposta di divieto totale del petrolio russo è oggettivamente fattibile nel breve termine, oppure no?

È assolutamente fattibile. Tra l’altro non solo noi Verdi, ma la stessa commissione e l’agenzia internazionale per l’energia ha lanciato 9 passi per ridurre i nostri consumi energetici, in particolare da fonti fossili russi. Mettendo in campo tutta una serie di misure che non sono utopistiche, ma fattibili. C’è, per esempio, il tema della riduzione delle temperature per i riscaldamenti, il trasporto pubblico, telelavoro. Per ogni punto percentuale di efficienza energetica e di consumi noi risparmiamo 2.6 punti percentuali di importazione di gas russo. E 3.5 punti percentuali di petrolio.

Gas russo, europarlamentare Eleonora Evi (Verdi) a Free.it | “Non abbiamo bisogno di nuove infrastrutture”

Quindi è molto interessante spingere verso l’efficienza energetica. Poi ci sono un ventaglio infinito di soluzioni da mettere in campo nel medio e lungo termine che sono quelle che ci parlano di efficienza energetica negli edifici. Andando a ristrutturare adeguatamente gli immobili, possiamo risparmiare fino all’80% di consumi energetici, è tantissimo. Bisogna spingere su questo”

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Gas russo, europarlamentare Eleonora Evi (Verdi) a Free.it | “Spingere su energie alternative. L’embargo russo è fattibile perché…”

C’è però il tema del rifornimento di gas da altri Paesi. Se non è più la Russia, bisogna trovare nuovi fornitori, no?

“Il tema nell’immediato è questo, indubbiamente. Però a me fa molto preoccupare e anche arrabbiare il fatto che tot gas prendiamo dalla Russia, tot gas dobbiamo reperire da altri. Proprio perché andiamo a saltare a piè pari tutte quelle misure di cui ho detto sopra. E’ vero, dobbiamo approvvigionarci nel breve periodo da nuovi fornitori, ma poi? Ci tengo a dire che non che per forza importiamo 100, dobbiamo trovare 100. Questo significherebbe ancora una volta non trovare soluzioni alternative e non investire in fonti di energia rinnovabile

In più, ci tengo a dire che stando alle valutazioni della stessa commissione, noi siamo convinti che non servano altre infrastrutture. Soprattutto i gassificatori, non ne abbiamo bisogno. Noi in Italia ne abbiamo tre che non usiamo nemmeno al pieno della loro capacità. Questa corsa a creare nuove infrastrutture per il gas è molto pericolosa, perché rischia di farci rimanere incastrati nel sistema delle fossili. E invece noi dobbiamo liberarcene”.

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