Maneskin, al Coachella si fa la storia | Damiano una furia contro Putin “Fuck…”

Sognando la California, i Maneskin approdano anche al Coachella: il noto festival internazionale accoglie la band romana. Tripudio dei fan.

California dreamin’. I Maneskin hanno superato ogni confine e tabù: dopo essersi presi Sanremo, l’Eurovision e l’America, approdano anche al Coachella. Il noto festival di musica internazionale, che unisce cultura, spettacolo e business, accoglie la band romana nel migliore dei modi. Non poteva essere altrimenti: sono loro gli ospiti più attesi. Anche e soprattutto per quel che rappresentano.

Maneskin Coachella
I Maneskin al Coachella (ANSA)

Un sogno – il loro – che diventa realtà. Da Via del Corso agli USA. Il sogno americano – quello dell’essersi fatti da soli – in salsa romana. Ritorno sulla scena per il noto gruppo Rock che, dopo aver interrotto il tour in solidarietà con le vicende ucraine, torna ad esibirsi con l’intento di restituire qualche emozione positiva.

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Maneskin al Coachella: tripudio d’affetto per la band romana

Sullo sfondo la fine della pandemia e l’inizio di qualcosa che, fino a un paio di anni fa, era un must. Poi le restrizioni hanno messo in pausa anche l’evento musicale di portata mondiale: arrivano da tutto il mondo. Il Coachella è una sorta di Woodstock contemporanea dove nessuno vuole mancare.

Coachella Maneskin
La band accende il Coachella (ANSA)

Presente, tra gli altri, anche Mika che l’Italia la conosce a menadito. Poi con i Maneskin ha più di qualcosa in comune, avendoli conosciuti e scoperti (in quanto artisti, non come talenti, per quello bisogna ancora menzionare Manuel Agnelli) a XFactor.

La “fattoria” del successo regala i Maneskin al mainstream e ai palchi che meritano: un crescendo costante che porterà solo soddisfazioni. Come se non fossero già arrivate, ma l’appetito vien mangiando. Figuriamoci il successo. Allora basta aprire la cartina e seguire la strada della celebrità, per ora Damiano, Victoria, Thomas ed Ethan non fanno nessuna sosta. Si fermano, forse, solo per bere: l’emozione secca la gola anche ai migliori. Poi la stoccata di Damiano che urla contro la Guerra “Free Ukraine, Fuck Putin…” Pubblico in deliro. 

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