Guerra Ucraina, Mariupol sotto assedio: battaglia nell’acciaieria Azovstal | Giallo sulla resa dei soldati di Kiev

Guerra Ucraina, dopo settimane di bombardamenti Mariupol sembra vicina alla caduta: Mosca alza il livello dell’offensiva, la città sotto assedio.

La battaglia finale, combattuta anche corpo a corpo. A difesa di Mariupol sono rimaste solamente le forze speciali del Battaglione Azov, circa duemila i resistenti ancora impegnati negli scontri, in superficie e nei tunnel dell’acciaieria Azovstal.

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Guerra Ucraina, Mariupol sotto assedio: battaglia nell’acciaieria Azovstal | Giallo sulla resa dei soldati di Kiev

Da giorni l’Esercito russo, con le truppe cecene, sta tentando di prendere il controllo dell’impianto siderurgico, utilizzato come base dai militari ucraini e divenuto obiettivo strategico per la conquista della città portuale. Forze armate ucraine fiaccate da una resistenza che dura da settimane, sarebbero oltre 200 i soldati feriti nei cunicoli del complesso industriale. 42 giorni di bombardamenti.

Oltre cento raid aerei al giorno non hanno, finora, piegato le forze armate di Kiev, ma l’assedio che ha affamato i civili e tolto i rifornimenti ai soldati sembra quasi giunto al termine. Non abbiamo più munizioni. Siamo costretti. Speriamo solo ci trattino da Pow”, (prigionieri di guerra secondo la Convenzione di Ginevra). Secondo il Presidente ceceno Kadyrov, fedelissimo di Putin, a difendere la città portuale sarebbero rimaste poche centinaia di soldati: “Non sanno cosa fare con gli almeno 200 feriti che hanno nei bunker e, per qualche motivo, hanno paura a presentare la bandiera bianca”, ha dichiarato Kadyrov.

Guerra Ucraina, Mariupol caduta imminente: giallo sulla resa dei militari di Kiev

Nella giornata di ieri il Ministero della Difesa russo ha annunciato la resa dei militari di Kiev: 1.026 marines della 36ma Brigata Bilinsky schierata a difesa della cittadina Mariupol si sarebbero consegnati. Tra loro anche 160 ufficiali. Dati che vanno diffusi con il massimo dell’attenzione: anche mancasse uno solo dei prigionieri, sarebbe una violazione delle Convenzioni di Ginevra. Lo stesso comandante del Battaglione Azov Denis Prokopenko, assieme al Maggiore dei marines Serghey Volyna, ha accusato chi si è arreso di tradimento: “Non trattateli da eroi, sono dei vili”.

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Guerra Ucraina, Mariupol caduta imminente: giallo sulla resa dei militari di Kiev

Notizia della resa dei militari ucraini seccamente smentita da Kiev: “A Mariupol, le unità della 36ma Brigata, a seguito di una rischiosa operazione si sono uniti al Battaglione Azov, che ha contribuito a questa manovra”, ha scritto su Twitter il Consigliere presidenziale ucraino Oleksiy Arestovich. “Questo è ciò che accade quando gli ufficiali non perdono la testa. Ma mantengono saldamente il comando e il controllo delle truppe. Non perdiamoci”, ha aggiunto.

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La caduta di Mariupol sembra imminente, per questo il Presidente Zelensky continua a chiedere “armi, armi, armi”: “Senza nuove armi – spiega Zelensky – questa guerra sarà un bagno di sangue senza fine. Porterà miseria, sofferenze e distruzione. Mariupol, Bucha, Kramatorsk. E la lista continuerà”, conclude.

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