Gianluigi Donnarumma rompe il silenzio. Il portiere del Psg torna a parlare a tre giorni dalla disfatta dell’Italia contro la Macedonia del Nord. Il messaggio su Instagram: “Voglio riportare la Nazionale dove merita”.
Tre giorni fa la disfatta azzurra, il pass per i Mondiali non è stato staccato per la seconda volta consecutiva. Per l’Italia è la prima volta nella storia. Tre giorni in cui si è scritto tanto, e parlato ancora di più, della Nazionale Campione d’Europa sbattuta fuori dal prossimo Mondiale in Qatar dalla Macedonia del Nord. Sul banco degli imputati è finito ancora una volta il portierone ex Milan. Non un periodo fortunatissimo per lui dopo le critiche per l’eliminazione del Paris Saint Germain in Champions League per mano del Real Madrid di Carlo Ancelotti.
Un errore di valutazione costato carissimo ai ragazzi di Mancini, un tiro da fuori non irresistibile, e una lettura dell’azione da parte del portiere azzurro che da tre giorni tiene banco sui social. C’è chi punta il dito rimproverando l’ex Milan di aver preso “un gol da 30 metri dopo aver già fatto uscire il Psg dalla Champions League”, mentre i più benevoli ricordano che nonostante tutto Gigio è il portiere che “ci ha fatto vincere gli Europei”.
Smaltita l’amarezza per la batosta rimediata, Donnarumma rompe il silenzio e affida a un post su Instagram tutta la delusione per la mancata qualificazione ai Mondiali in Qatar. “Volevamo partecipare al Mondiale, vivere le straordinarie emozioni che queste competizioni sanno dare, regalare sorrisi agli italiani che ci hanno accompagnati qualche mese fa alla conquista dell’Europeo. Purtroppo non sarà così”, scrive il portiere del Psg su Instagram.
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“Siamo molto delusi – prosegue il portiere azzurro – e sappiamo quanto tutti gli italiani lo siano, proprio come noi. Ma sappiamo anche che nel calcio come nella vita bisogna guardare avanti e rimettersi in gioco. Il nostro compito è riportare la Nazionale dove merita e costruire fin da oggi, passo dopo passo, un futuro vincente. Forza Azzurri”, conclude Gigio. Insomma, parole da leader, dichiarazioni di un 23enne già veterano. Ora è il momento di rimboccarsi le maniche e guardare avanti, lavorando a testa bassa per riportare la Nazionale italiana dove merita.
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