Fantasanremo, la questione è politica: il gioco del Festival costa caro. Gli sviluppi

Fantasanremo, il celebre gioco collegato al Festival della Canzone Italiana genera polemiche: la questione diventa politica.

Sanremo Amadeus
Ariston, il caso è politico (Getty Images)

Fantasanremo, il celebre gioco ha preso sempre più piede nell’ultima edizione della kermesse canora: Amadeus bolla la questione come “segno di attualità in un mondo che cambia”. Problemi sembrerebbero non essercene, ma l’imprevisto è sempre dietro l’angolo. O meglio dietro lo sponsor: gli organizzatori del celebre gioco – che lontano dalle televisioni va avanti da anni – hanno ottenuto l’importante partnership di Sky.

L’iniziativa era sponsorizzata da Sky Wi-Fi e questo ha fatto indispettire il Segretario della Commissione di Vigilanza Rai perchè – nel corso della kermesse – tutti partecipanti erano soliti strizzare l’occhio al gioco che avveniva in contemporanea sui social e non solo. Ad alcuni è parso uno “spottone” – termine usato da Anzaldi – alla concorrenza al punto da portalo a scrivere al Ministro Giorgetti che dovrà esaminare la situazione in quanto Ministro dello Sviluppo Economico.

Fantasanremo, il gioco diventa un caso e arriva sui banchi della politica

Fantasanremo Vigilanza Rai
Il gioco sotto accusa (Getty Images)

Qualora ci fossero gli estremi per conflitto di interesse, sarebbe una bella grana per Mamma Rai che – fra le altre cose – si è vantata (anche giustamente) degli introiti pubblicitari che l’azienda ha ottenuto con la manifestazione grazie agli ascolti più che gratificanti.

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Prima di rendersi conto quali potrebbero essere le ripercussioni: un assist alla concorrenza sarebbe letale anche se ci avviciniamo sempre più ad un’epoca fluida in cui diversi partner – anche sul piano economico – coesistono se sanno differenziare l’offerta. Alcuni dettagli, in tal caso, sarebbero stati mal digeriti dalle alte sfere della Vigilanza Rai che chiedono rispetto per tutte le parti in causa: vari fattori in campo che potrebbero sfociare nella politica.

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La partita si giocherà sulle sfumature: certo è che, se la diatriba prosegue, per la Rai potrebbe trattarsi di uno scivolone non da poco. Dal momento che ci sarebbero sostanziose penali da pagare: il Festival di Amadeus, dopo tanti consensi, potrebbe avere qualche gatta da pelare. Prossime settimane decisive. La “Papalina” ha preso una brutta piega.

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