Milano, studenti irrompono nel provveditorato: tensione con la polizia

Diversi studenti hanno tentato di accedere nella sede del provveditorato scolastico a Milano, ma sono stati bloccati dalle forze di polizia. Tensioni per la protesta di una ventina di persone appartenenti al coordinamento dei collettivi studenteschi. 

Studenti protesta Milano collettivi studenteschi
Milano, Studenti irrompono nel provveditorato: tensione con la polizia

Decine di studenti del Coordinamento dei Collettivi Studenteschi si sono ritrovati nel pomeriggio di venerdì 4 febbraio 2022 a Milano per protestare con fumogeni e striscioni. “Non si può morire di scuola“, “No al vostro modello di scuola“, “Gli immaturi siete voi” sono le scritte comparsa sugli striscioni. In seguito decine di studenti, armati di vernice lavabile, sono entrati nel provveditorato per protestare, imbrattando alcune vetrate, poi l’intervento della polizia.

Le loro impronte sono state lasciate sulle vetrine dell’Agenzia partecipata dalla Città metropolitana di Milano che si occupa di lavoro, formazione e orientamento. La protesta avvenuta in via Soderini arriva dopo continue denunce per la vicenda del giovane Lorenzo morto in provincia di Udine durante l’ultimo giorno di stage Alternanza Scuola-Lavoro.

LEGGI ANCHE >> Tumori, cresce mortalità per mancate diagnosi: le conseguenze del Covid

Movimenti studenteschi nella sede del provveditorato di Milano, interviene la polizia

Proteste studenti Milano
Movimenti studenteschi nella sede del provveditorato di Milano, interviene la polizia

I collettivi si sono introdotti nella sede del provveditorato di Milano, luogo in cui si trovato l’ufficio scolastico regionale della Lombardia e anche l’agenzia Afol per il lavoro, per denunciare ciò che non va sul fronte scuola-lavoro. Le forze dell’ordine hanno intanto annunciato di aver allontanato e interrotto l’azione dei manifestanti.

LEGGI ANCHE >> Studenti in piazza, dalla sicurezza sul lavoro alla maturità: le richieste

Gli autori dell’azione saranno segnalati per “azione intrusiva e danneggiamento” all’autorità giudiziaria, così come dichiarato da una nota. La morte del giovane Lorenzo Parelli avrebbe provocato una forza reazione da parte dei movimenti degli studenti, con tanto di richiesta ben precise.

Impostazioni privacy