Piacenza, false vaccinazioni e corruzione: arrestata infermiera

Una clamorosa indagine dei carabinieri di Piacenza ha portato alla scoperta e all’arresto di un’infermiera che per denaro simulava l’inoculazione di vaccini. 

Piacenza, false vaccinazioni e corruzione

È stata arrestata all’alba dal Nucleo investigativo dei carabinieri di Piacenza, un’infermiera della Asl che ora si trova in carcere alle Novate. La donna si sarebbe fatta consegnare 250 euro, per simulare la vaccinazione da Covid presso un centro vaccinale piacentino.

Oltre a questo, per certificare presso una farmacia dove lavorava in nero la positività al Covid, senza eseguire nessun test, percepiva la cifra di 500 euro, per poi consegnare il green pass falso di avvenuta vaccinazione.

Piacenza, false vaccinazioni e corruzione, l’infermiera in carcere

Piacenza, false vaccinazioni e corruzione. Arrestata un’infermiera

Questo il risultato dell’indagine coordinata dal procuratore Grazia Pradella e dal sostituto Daniela Di Girolamo. L’infermiera 50enne, avendo già in passato lavorato per le vaccinazioni, riusciva a portare i suoi “clienti paganti” giustificando con il fatto, che si trattava di amici non vax che era riuscita a convincere.

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A questi invece del vaccino, iniettava soluzione fisiologica e di conseguenza buttava la dosi da inoculare. L’indagine durata un mese e mezzo ha portato al sequestro di green pass falsi, che sono stati annullati. Oltre a questo ci sono ancora molte cose da approfondire, soprattutto sul coinvolgimento di altre persone.

Piacenza, false vaccinazioni e corruzione: altre persone coinvolte

Il Gip incaricato del caso, ha espresso alcune perplessità da approfondire soprattutto sul ruolo dei colleghi dell’infermiera ora in carcere. Intanto sul numero degli episodi: Senz’altro superiore a quello finora emerso”. Dovranno inoltre essere approfonditi:

I ruoli degli infermieri vaccinatori, che hanno lasciato la Bagnulo agire indisturbata, e le modalità da questa adottate per ottenere un tale risultato“. Nel fascicolo risultano al momento altri tre infermieri indagati a piede libero in concorso con la donna.

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