Quirinale, politologa Grazia Trabalza a Free.it, “Interessi personali davanti a quelli del Paese. Oggi…”

Quinto giorno di votazioni per il Colle. Dopo una notte travagliata, si è compiuta la spaccatura tra centro destra e centro sinistra. Salvini ha ceduto alle pressioni di Meloni e dunque, tutti compatti su Elisabetta Casellati. Un nome che segnala la rottura della possibile alleanza. Letta è furioso e il centro sinistra in aula potrebbe astenersi o votare scheda bianca. Al quotidiano online Free.it Grazia Trabalza, quirinalista e docente all’Università di Urbino.

Quirinale, politologa Grazia Trabalza a Free.it, Interessi personali davanti a quelli del Paese. Oggi…”

Alla quinta chiama il caos politico e triplicato rispetto al primo giorno di voto per il Quirinale. Sarà una mattina di riunione incontri di partito, per cercare di capire come riparare alla spaccatura avvenuta nella notte. Una  girandola di nomi, ma alla fine Salvini ha capitolato con la Meloni che lo ha messo all’angolo. Il centro destra, a meno di giravolte dell’ultimo minuto, voterà la Casellati. Il centro sinistra si dice deluso dal comportamento schizofrenico e voterà scheda bianca, o forse un suo candidato di bandiera. O forse Mattarella. Chissà. Al quotidiano online Free.it Grazia Trabalza, quirinalista e docente all’Università di Urbino.

Che sta succedendo? Che confusione c’è?

“Purtroppo è un film già visto, più o meno la situazione è molto simile a quella che si era creata con la Presidenza Napolitano e i partiti non riuscivano a trovare un nome. Adesso vediamo quello che succede oggi, ci sono delle proposte di nomi che faranno contare le parti. Più di questo, almeno stamattina, non succederà. Dopo la nottata di caos, l’idea è che il centro destra voti la Casellati, probabilmente, mentre, il centro sinistra potrebbe astenersi o votare scheda bianca. Purtroppo, in queste ore è ancora più difficile immaginare un futuro senza Draghi Presidente del consiglio e senza Mattarella Presidente della Repubblica. Soprattutto per un Paese che ha ancora molte difficoltà da superare”.

Per questo c’è ancora chi, chiama dopo chiama, vota per Mattarella?

“Sì, questo è il motivo e per cui c’è qualcuno che sta votando Mattarella, nella speranza che il Presidente possa vedere in questo dei segnali di ripensamento. Anche se Mattarella è molto deciso a non rimetterti in gioco, è una partita diversa. Impossibile fare previsioni al momento. Non credo che oggi, per quanto si voterà forse anche una sesta volta, si arriverà a una soluzione. Speriamo che questo fine settimana porti un po’ di saggezza”.

E’ stata una notte molto complicata, in cui fondamentalmente c’è stato anche una ricompattazione del centrodestra con la decisione incalzata dalla Meloni, di andare compatti sulla Casellati. Salvini, che aveva cercato sponda con il centro sinistra, è ritornato nei ranghi. Trattativa fallita, dunque. Come lo giudica questo comportamento dei partiti?

“I partiti stanno fallendo. Ma non è una novità di oggi, lo vediamo da ormai tre anni. Hanno dimostrato delle debolezze. Singolarmente è chiaro che nessuno è in grado di portare avanti un nome fino di bandiera. Ci deve essere per forza qualcuno che fa un passo indietro e qualcuno che si avvicina. Quello che la gente comunque sta notando con dispiacere è che l’interesse del Paese in questi giorni viene accantonato per un interesse personale ed elettorale. Il prossimo anno si va al voto in Italia e questo è essenzialmente il motivo per cui i partiti in questo momento non riescono a mettere davanti a sé l’interesse comune, bensì l’interesse personale”.

Come si risolve?

“Purtroppo le forze politiche in questo momento non hanno delle figure così preminenti da far convergere i voti. Quindi, come dicevo prima, qualcuno deve fare un passo indietro  e qualcuno un passo avanti. Ed è necessario cominciare a pensare all’interesse generale dell’Italia. Draghi ha dato la sua disponibilità totale sia per andare al Colle, sia per rimanere alla Presidenza del Consiglio. Adesso i cittadini aspettano un segnale chiaro”.

LEGGI ANCHE Quirinale, ancora incertezza per la quinta votazione: quali sono le ipotesi

Quirinale, politologa Grazia Trabalza a Free.it, “In Italia mai dire mai…”

Quirinale, politologa Grazia Trabalza a Free.it, Interessi personali davanti a quelli del Paese. Oggi…”

Sarà una giornata dura. Si arriverà a una soluzione?

Credo che oggi non si arriverà a nulla, perché non c’è accordo tra i partiti, anzi, si è creata una spaccatura tra centro destro e centro sinistra. Quindi davvero non si concluderà niente, anche perché storicamente la quinta votazione non ha mai portato all’elezione di un Presidente della Repubblica. Vediamo alla sesta, se è confermata che ci sarà nel tardo pomeriggio”.

Ci sarà un Mattarella bis, per come si stanno mettendo le cose?

“L’unico precedente è quello di Napolitano, in cui fino al mattino in cui Napolitano decise di accettare un secondo mandato, tutti quanti davano per scontato che non ci sarebbe stato. Sono proprio pronta a dire che in Italia mai dire mai. E negli ultimi anni, dai politici abbiamo avuto comportamenti che non che non ci permettono di fare delle supposizioni. Un conto è la previsione, un conto è quello che uno vorrebbe, un conto è quello che si riesce ad ottenere”.

Impostazioni privacy