Casellati, altro che Colle, il problema è la villa: l’inchiesta stravolge gli equilibri della politica

Casellati è il nuovo nome papabile per la Presidenza della Repubblica, ma un’inchiesta complica le cose alla Presidentessa del Senato.

Casellati villa
Casellati, l’inchiesta di Domani sulla Presidentessa del Senato (Getty Images)

Maria Elisabetta Alberti Casellati è il nome nuovo per il Colle. L’indiscrezione circola già da giorni, ma da questa mattina – quinto giorno di votazione – i rumors si fanno più insistenti. Salvini e Meloni sarebbero compatti sul nome e cercano di far aderire anche i più progressisti. L’occhio al PD in tal senso viene strizzato, partendo dal presupposto che si tratta anche di una figura femminile.

Sarebbe – come ampiamente detto – la prima donna alla Presidenza della Repubblica nella storia d’Italia. Non basta secondo Letta e i suoi che bollano, perlomeno così era fino a qualche ora fa, il nome come inadeguato. Ora le cose potrebbero cambiare.

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Casellati, dal Colle alla villa: l’inchiesta di Domani colpisce la Presidentessa del Senato

Casellati inchiesta giornalistica
Rumors sulla villa di Padova della Presidentessa del Senato (Getty Images)

Sicuramente in mattinata ci sarà una prima votazione di sondaggio: il Centrodestra vuole provarla, se arriverà a un quorum soddisfacente di voti verrà ricandidata nel pomeriggio per tentare di sfondare il muro dell’impasse. Momenti febbrili tra Quirinale e Palazzo Chigi, la Presidentessa del Senato prende tempo.

Intanto a tenere banco è un’altra situazione: quella abitativa perchè la Casellati finisce nell’occhio del ciclone rispetto a una serie di scelte fatte riguardo la propria villa. A gettare in pasto la vicenda ai media ci ha pensato Domani – il quotidiano di Stefano Feltri – che pubblica un’inchiesta approfondita nel merito delle questioni.

Nel carteggio dal titolo: “La Presidente Casellati e i lavori nella sua villa pagati dal Viminale” si fa leva sul fatto che la Casellati avrebbe ricevuto dei soldi dal Ministero dell’Interno – quando c’era in carica Matteo Salvini – per la sicurezza della sua casa di Padova. Una vera e propria “cifra monstre”, si legge sul noto giornale.

Da Padova a Roma: i dettagli del presunto abuso

Si tratterebbe di oltre 175 mila euro più altri 95 mila in preventivo per il muro del giardino. La Prefettura bolla i lavori sotto la dicitura “motivi di sicurezza”. Domani, in merito alla vicenda, ha anche sentito Mattarella, Fico e gli ex Presidenti Boldrini e Grasso: tutti in prima linea all’epoca dei fatti, i quali negano categoricamente che ci siano stati investimenti pubblici nelle abitazioni di esponenti politici.

L’ex avvocatessa di Berlusconi e attuale Presidentessa del Senato, al momento, non risponde. La vicenda, però, getta un alone di mistero sull’intero iter politico: se i rumors venissero confermati, saremmo davanti ad un’altra importante matassa da sbrogliare. Non solo sul piano politico, ma anche in ambito giudiziario.

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